Pronto soccorso a Civitanova, ecco il progetto pilota: ambulatorio per i codici meno gravi

Pronto soccorso, un progetto pilota: ambulatorio per i codici meno gravi
Pronto soccorso, un progetto pilota: ambulatorio per i codici meno gravi
di Emanuele Pagnanini
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Lunedì 12 Giugno 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 13:04
CIVITANOVA Parte da Civitanova il progetto pilota regionale con cui nel Pronto soccorso si differenziano le emergenze vere e proprie dagli altri casi. Inaugurato ieri l’ambulatorio a bassa criticità. Ricavato all’interno del reparto, è riservato ai codici azzurri e verdi. All’interno vi opera a turno un medico dell’Ast di Macerata di qualunque specializzazione e da ognuno dei tre ospedali. Una sperimentazione finanziata con il Dl 34, quello che prevede il riconoscimento di 100 euro l’ora per le prestazioni aggiuntive, su base volontaria, dei medici.  



L’ambulatorio per i codici azzurri e verdi sarà attivo dalle 8 alle 20 solo nelle domeniche del periodo estivo. A breve il progetto sarà esteso anche all’ospedale di Macerata, come ha precisato la direttrice dell’Ast, Daniela Corsi che ha avuto il compito di illustrare la novità. Assente per impegni improrogabili l’assessore regionale Filippo Saltamartini, ad affiancarla c’erano la senatrice Elena Leonardi e il sindaco Fabrizio Ciarapica. Supporto tecnico è stato dato da Massimo Palazzo (direttore governo e rischio clinico), Domenico Sicolo (capo dipartimento emergenza) e Rita Curto (primario del Pronto soccorso di Civitanova).

I codici

La prima spiegazione ha riguardato i nuovi codici con i quali vengono divisi gli ingressi al Pronto soccorso: il rosso, quello più grave, è seguito dall’arancio (funzioni vitali a rischio) che ha sostituito il giallo.  Poi è stato introdotto l’azzurro (urgenza differibile con sofferenza come le fratture) tra l’arancione e il verde (urgenza minore). L’ultimo è il bianco (nessuna urgenza). «Sono i codici azzurri e verdi che determinano il sovraffollamento nei Pronto soccorso – ha detto Corsi – basti pensare che nei primi cinque mesi di quest’anno, su poco meno di 9.000 ingressi solo 900 sono state vere urgenze, quelle per le quali opera il Pronto soccorso. Circa 8.000 sono stati i codici azzurri e verdi.

Con questo ambulatorio dove opera un medico ospedaliero, creiamo una corsia preferenziale per i casi non gravi che riduce le lunghe attese, permette di dare una risposta tempestiva e diminuisce la pressione al Pronto soccorso. Estenderemo la sperimentazione a Macerata, dove stiamo già lavorando con il direttore del reparto Emanuele Rossi. Siamo voluti partire da qui perché d’estate nel comprensorio di Civitanova aumenta considerevolmente la popolazione». Saltamartini è intervenuto tramite una nota.  «Nel 2022 a Civitanova su 22.600 accessi, il 40% sono stati codici verdi e il 49% codici azzurri. Dividendo i percorsi, si favoriscono tutti gli utenti. Se questo progetto pilota funzionerà, verrà esteso ad altre strutture».

Ciarapica ringrazia

Ciarapica ringrazia per la scelta e ricorda «altre iniziative come la postazione di polizia al Pronto soccorso che aumenta la sicurezza», sottolineando come «le lamentele dei cittadini siano diminuite per le attese al Pronto soccorso». La senatrice Leonardi ha evidenziato che «la sperimentazione nasce sul solco del Decreto energia, con cui il ministro Schillaci ha voluto individuare risorse per la sanità». 

L'ottimismo
 

«L’obiettivo – ha ribadito – è rendere più attrattivo per un medico l’impiego pubblico rispetto a quello privato o nelle cooperative. Dividendo i percorsi, diminuiscono le attese che danno sempre la percezione di un disservizio». Quindi il taglio del nastro davanti all’ambulatorio dove ieri mattina era di turno Denis Dulla, ortopedico di Civitanova, che ha curato cinque traumi. «Sono ottimista - ha concluso Corsi - non credo che i medici di base dirottino i pazienti su questo ambulatorio per fare esami. Serve, però, una rieducazione del sistema. Purtroppo la medicina territoriale è stata depauperata delle sue funzioni negli anni, riversando tutto sugli ospedali». Anche per Sicolo, non ci sarà un aumento dei codici verdi. «Lo dimostrano esperienze con il medico “fast” (simili a questo progetto) in altri ospedali: statisticamente sono rimasti l’80% del totale».

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