Civitanova, assalto armato e folle fuga:
cinque banditi arrestati, due in fuga

Civitanova, assalto armato e folle fuga: cinque banditi arrestati, due in fuga
di Pierpaolo Pierleoni
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Sabato 11 Maggio 2019, 10:23
CIVITANOVA - Passamontagna e pistole puntate contro gli operai, poi in fuga, con due camion e un’auto, un tenace inseguimento e l’arresto. E’ stata una nottata drammatica, quella di giovedì, partita da via Fratte a Sant’Elpidio a Mare con l’irruzione di un gruppo armato alla Renzi Group, società di logistica e trasporto merci, terminata al casello A14 di Civitanova con il blocco di una vettura in fuga, dopo che altri due mezzi erano già stati fermati. Ben 5 le persone finite agli arresti e divise tra le case circondariali di Fermo e Ancona, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Hanno tra 47 e 63 anni, sono tutti campani (S.R. F.O. A.V. V.E. E C.L.T. le loro iniziali). E’ verosimile che qualcun altro sia riuscito a scappare e le forze dell’ordine sono al lavoro per rintracciare gli altri complici. Massiccia la mobilitazione dei carabinieri. Operativi oltre 30 uomini tra le compagnie di Fermo e Macerata.
  
Sono le 20.45 circa quando allo stabilimento Renzi Group, in un’area tranquilla, a debita distanza dal centro abitato di Casette d’Ete, si vivono momenti di terrore. La banda spunta all’improvviso. Indossano tutti un passamontagna, alcuni sono armati. Puntano le pistole verso i dipendenti e gli ordinano di sdraiarsi a terra. A quell’ora sono 6 le persone al lavoro. Gli immobilizzano i polsi con delle fascette di plastica, intimano di rivelare dove sia la merce. Cercano un carico di pellami e calzature. Uno degli operai viene anche ripetutamente schiaffeggiato, ma spiega di non poter fare nulla, il carico che cercano non è più in sede.
Passano lunghi minuti, i delinquenti perlustrano il magazzino e il deposito mezzi, poi decidono di allontanarsi, ma prima derubano i 6 dipendenti della Renzi Group del denaro contante che hanno in tasca. Sono le 22 circa quando i rapinati riescono a liberarsi e a dare l’allarme alla centrale operativa dell’Arma. I militari sono pronti: la recrudescenza di crimini degli ultimi giorni ha portato ad allestire una task force interprovinciale tra i Comandi di Fermo e Macerata, ci sono più di 30 uomini operativi per controlli nell’area a cavallo tra le due province. La fuga dei delinquenti dura pochissimo. I due mezzi pesanti vengono bloccati tra Casette d’Ete e l’area industriale Brancadoro. A bordo ci sono 3 persone, i camion erano predisposti per il trasporto di ingenti quantitativi di merce. Dentro ci sono anche due passamontagna ed una targa di un veicolo risultato rubato a fine marzo in provincia di Perugia. Non è finita. C’è un’altra auto in fuga, una Fiat Punto grigia. L’inseguimento è serrato. La corsa dei fuggitivi termina all’altezza del casello autostradale di Civitanova Marche. Lì, ad attendere il mezzo, c’è una pattuglia dei carabinieri a sbarrare la strada. I rapinatori tentano di speronarla, ma non hanno scampo. Altri veicoli dell’Arma sopraggiungono alle spalle e bloccano ogni spazio. Dentro ci sono due persone, vengono fatte uscire dall’abitacolo ed arrestate. La rocambolesca nottata è finita, mezzi e refurtiva recuperati, ma il lavoro degli inquirenti non è terminato. I carabinieri si soffermano fino a tarda notte allo stabilimento Renzi Group, per acquisire ulteriori elementi utili alle indagini. Non si esclude affatto, anzi, si ritiene più che verosimile, che ci fosse qualche altro complice e che sia riuscito a darsi alla fuga. Una banda di professionisti, quella entrata in azione. Sapevano come muoversi, hanno anche disinnescato l’impianto di videosorveglianza e sottratto l’hard disk, per cancellare le riprese della loro irruzione.
I militari, però, risalendo ad un database remoto, sarebbero riusciti a recuperare le immagini, che potrebbero rivelare elementi molto utili, soprattutto sull’eventuale presenza di altri soggetti, oltre a quelli già assicurati alla giustizia. Un contributo importante, nel lavoro degli inquirenti, è arrivato dalle telecamere di videosorveglianza gestite dal comando di polizia locale di Sant’Elpidio a Mare, che hanno fornito un supporto prezioso alla ricerca dei mezzi sospetti. Sono giorni difficili, poco meno di 24 prima c’erano stati altri due episodi criminosi; il primo riguarda la rapina ai danni di tre imprenditori stranieri che stavano trattando merce in una azienda a Porto Sant’Elpidio, un bandito armato di pistola è entrato e si è portato via 30 mila euro. L’altro caso riguarda un attacco degli hacker a una ditta spagnola. i malviventi son riusciti a intercettare e stornare un pagamento di 25mila euro. I carabinieri però li hanno identificati e sono riusciti a recuperare la somma. Sono in corso indagini.
 
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