L'ex moglie va a rubargli il gasolio, nega tutto ma è beccata dalle foto trappole

L'ex moglie va a rubargli il gasolio, nega tutto ma è beccata dalle foto trappole
L'ex moglie va a rubargli il gasolio, nega tutto ma è beccata dalle foto trappole
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 11:05

CINGOLI - L’ex moglie va a rubargli il gasolio, lui si trasforma in detective e la incastra con la foto-trappola. Trenta litri di gasolio sono costati a una 45enne di Cingoli un processo penale per furto.

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Il caso è finito ieri all’attenzione del giudice Vittoria Lupi e del pubblico ministero Raffaela Zuccarini, era prevista l’apertura del dibattimento ma l’udienza è slittata al prossimo 18 novembre dinanzi al giudice Barbara Cortegiano.

Sul banco degli imputati una 45enne accusata di furto.

Secondo la ricostruzione accusatoria – il fascicolo è del pubblico ministero Margherita Brunelli – la donna, dopo la separazione dal marito era entrata nella proprietà dell’ex coniuge e lì avrebbe rubato 30 litri di gasolio. A scoprirla nell’atto del rubare il carburante era stato lo stesso ex marito. L’uomo, infatti, lavora come autotrasportatore e per questo motivo in una sua proprietà di cui ha l’uso esclusivo ha una pompa contenente il gasolio che lui utilizza per ricaricare i propri mezzi. A maggio del 2017 però, si era accorto che dalla pompa mancava del gasolio, e deciso a scoprirne il motivo, aveva acquistato una fotocamera, simile alle foto-trappole utilizzate nei boschi per gli animali, e l’aveva piazzata in una posizione strategica. Dopo circa quattro mesi, a settembre, gli erano arrivate quattro email con altrettanti fotogrammi che ritraevano una persona intenta a rubare del gasolio dalla pompa. All’uomo, non era servito tanto per riconoscere la ex moglie di spalle e l’auto da lei utilizzata (con tanto di targa), così dopo aver rivisto con attenzione le registrazioni l’aveva contattata per chiederle conto dell’accaduto. 

La risposta 

L’ex coniuge però gli avrebbe risposto di non saperne nulla e aveva negato ogni addebito. A quel punto l’uomo si era rivolto ai carabinieri ai quali ha formalizzato la denuncia nei confronti della ex e, contestualmente, ha prodotto i fotogrammi registrati dalla foto-trappola. La denuncia è stata inoltrata alla Procura e il Pm al termine degli accertamenti ha contestato alla donna il reato di furto e ha emesso nei suoi confronti un decreto di citazione diretta a giudizio. Ieri si sarebbe dovuto aprire il procedimento penale di primo grado a carico della 45enne davanti al giudice monocratico Cotegiano ma l’udienza è stata rinviata al prossimo 18 novembre. L’imputata è difesa dagli avvocati Fabio Fazi e Massimiliano Paglioni del foro di Ancona.

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