Unione montana e Comuni, continua la battaglia legale: ecco cosa succede

Unione montana e Comuni, continua la battaglia legale: ecco cosa succede
Unione montana e Comuni, continua la battaglia legale: ecco cosa succede
di Monia Orazi
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:08

CAMERINO L'Unione montana Marca di Camerino ha impugnato, di fronte al Consiglio di Stato, le due sentenze del Tar Marche che annullano la delibera del dicembre 2021 del consiglio dell'ente montano, con cui è stato detto no all'ingresso dei Comuni di Monte Cavallo e Castelsantangelo sul Nera, che avevano presentato richiesta di ingresso nel 2018.

L’azione

Pur avendo avuto una sentenza favorevole, i due Comuni hanno impugnato a loro volta le sentenze del novembre 2023 di fronte al Consiglio di Stato perché i giudici hanno rigettata la richiesta di accertamento del diritto a partecipare all'Unione montana.

Il ricorso dei due Comuni si fonda sull'avvenuta violazione, a loro dire, del terzo comma dell'articolo 31 del codice del processo amministrativo, che dispone l'accertamento dell'obbligo amministrativo di provvedere e stabilisce il caso in cui i giudici si devono pronunciare. Per questo la giunta dell'Unione montana guidata da Alessandro Gentilucci ha deciso di costituirsi in giudizio, assistita dagli avvocati Gennaro Marino e Massimo Ortenzi e proporrà anche appello incidentale per annullare le due sentenze con cui il Tar Marche ha annullato la delibera che dice no all'ingresso dei due enti, chiedendo all'Unione montana la rideterminazione della decisione.

Nella sentenza i giudici amministrativi di Ancona respingono la richiesta, nella parte in cui i due enti chiedono di accertare il loro diritto di partecipare all'Unione montana, da questo nasce la decisione di presentare ricorso al Consiglio di Stato. Una vicenda che si trascina da anni quella dell'ingresso dei Comuni di Castelsantangelo sul Nera e Monte Cavallo, andata avanti a colpi di carte bollate e che non accenna ancora a voler terminare, visti i tempi della giustizia amministrativa.

Anche Valfornace aveva chiesto di entrare, firmando varie lettere insieme ai due altri Comuni, ma poi non aveva proceduto al ricorso al Tar. Da allora l'amministrazione comunale di Valfornace non si è più pronunciata sulla vicenda. Quando nel 2015 è cessata la vecchia comunità montana e si è costituita l'Unione montana diversi Comuni non aderirono, tra questi Bolognola, Visso, Ussita, Valfornace e appunto Monte Cavallo e Castelsantangelo sul Nera. L'Unione montana si costituì con i soli Comuni di Camerino, Fiastra, Muccia, Pieve Torina e Serravalle di Chienti, poi nel 2019 era stata accolta la richiesta di Ussita di entrare a farne parte.

A modificare la normativa regionale del 2013 sulle Unioni montane, a partire dal primo gennaio 2021 è entrata in vigore la nuova legge regionale di cui erano stati firmatari i consiglieri Renzo Marinelli, Jessica Marcozzi, Giacomo Rossi e Carlo Ciccioli, che aveva modificato la legge regionale, prevedendo che prima di dieci anni dalla costituzione dell'ente montano, che ricorrono nel 2025, non potessero entrare a farne parte nuovi Comuni.

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