Dalle Marche a Parigi viaggio nell'arte di Bucci: a Gradara 150 tra dipinti, incisioni e foto

Dalle Marche a Parigi viaggio nell'arte di Bucci: a Gradara 150 tra dipinti, incisioni e foto
Dalle Marche a Parigi viaggio nell'arte di Bucci: a Gradara 150 tra dipinti, incisioni e foto
di Elisabetta Marsigli
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Domenica 3 Dicembre 2023, 10:17

Un viaggio nello spazio, nella vita e nella carriera di uno dei massimi artisti italiani del 900: "Bucci. Dalle Marche a Parigi" (che si è inaugurato ieri negli spazi del Marv di Gradara) è il primo grande evento espositivo promosso dalla Rete Museale Marche Nord, diretta da Luca Baroni, che vede il Comune di Gradara come ente capofila assieme ai comuni di Apecchio, Borgo Pace, Mercatello sul Metauro, Mombaroccio e Terre Roveresche. Un viaggio compiuto da Anselmo Bucci (1887-1955) dalla sua terra natale (è nato a Fossombrone) fino a Parigi, la sua città del cuore che l'artista seppe descrivere nei suoi aspetti quotidiani e suggestivi, attraverso opere su tela e incisioni che ne immortalano anche l'anima irrequieta e decadente (la serie Paris qui bouge).

Le opere

Sono oltre 150 tra dipinti, disegni, incisioni e fotografie, le opere esposte, eseguite tra il 1904 e il 1950 e arrivate a Gradara grazie al prestito eccezionale della Quadreria Cesarini di Fossombrone, dell'Archivio Anselmo Bucci e di importanti collezionisti privati. Tra questi, molti capolavori esposti nelle Marche per la volta, come l'Odeon del 1919-20, il ritratto a figura intera dell'amata Juliette (1920), e il celebre ritratto di Rosa Rodrigo (la Bella), del 1923, già nota come immagine di copertina della mostra L'arte della Moda, ai Musei Civici di Forlì.  Ciò che appare subito evidente è il ruolo della donna, a cui è dedicato proprio il primo ambiente espositivo (nove in totale quelli allestiti al Marv), che si propone di ricostruire l'importanza avuta dalle donne nella carriera del pittore. Non solo modelle o soggetti, ma una costante fonte di ispirazione e aiuto professionale.

Il legame

Oltre al celeberrimo dipinto Gli amanti sorpresi, forse la più nota opera di Bucci e che trova un particolare legame con Gradara raffigurando una variante del mito dantesco di Paolo e Francesca, la sala dedica un'intera parete a Juliette Maré, amica, amante, compagna e musa del pittore per oltre vent'anni. Proprio in occasione della mostra (e del volume di studi, la cui pubblicazione è attesa per febbraio) gli Amanti hanno cambiato interpretazione: già ritenuto l'amara descrizione di una triste esperienza personale conosciuta da Bucci (il presunto tradimento della compagna Juliette con il caro amico Leonardo Dudreville), il quadro viene ora riconosciuto come opera di fantasia, ritrovando quindi tutto il suo valore ironico, enfatizzato dalla scanzonata scritta sul telaio (Il signor Celestino ha perso il treno') che ne fa una delle creazioni più avvincenti di Bucci.  L'esposizione è divisa poi per nuclei tematici, al fine di aumentare la suggestione dei visitatori che hanno modo di apprezzare, per la prima volta, l'intera produzione dell'artista scoprendo, di volta in volta, i soggetti delle sue opere: da Parigi agli Animali, dagli Autoritratti ai Viaggi compiuti in località esotiche.

Scuri i toni dell'allestimento, per valorizzare la luce delle opere, che armonizzano il confronto tra opere di natura diversa, come i dipinti, le incisioni e, per la prima volta in una mostra di questa portata, i disegni, ai quali è dedicata un'intera sala. La mostra prevede anche un progetto editoriale: la pubblicazione di "Studi su Anselmo Bucci", a cura di Luca Baroni, che indaga la sua intera produzione, toccando aspetti rimasti finora poco studiati come la pittura di ritratto, il disegno finito, il restauro e il collezionismo.

Il progetto

Questa mostra è il secondo step del progetto "Dalle Marche all'Europa: tre artisti per Gradara" (finanziato dal Bando Eventi della Regione Marche) che dopo Toccacieli e Bucci, esplorerà le opere di Guerrino Bardeggia.

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