Bazar, moschee e tesori. È la Tunisia che incanta. Da visitare le rovine di Cartagine e le terme dell’imperatore Antonino

La nazione del Nord Africa confina con il deserto del Sahara

Bazar, moschee e tesori. È la Tunisia che incanta. Da visitare le rovine di Cartagine
Bazar, moschee e tesori. È la Tunisia che incanta. ​ Da visitare le rovine di Cartagine
di Véronique Angeletti
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 13:36

Non solo mare. La Tunisia, tra Star Wars, l’antica Roma e pittoreschi villaggi berberi riserva incredibili sorprese. Il segreto è visitarla con in testa l’incipit di Guerre Stellari (“tanto tempo fa in una galassia lontana lontana”) per fare del viaggio una felice fuga a cavallo del tempo. L’evasione si vive già nei luoghi cardini. Nella capitale, tappa obbligata è la Medina, la parte più antica e cuore pulsante di Tunisi, patrimonio dell’Umanità Unesco. 

Le bab

Attraversare le sue bab (porte) che portano tutte alla Moschea al-Zaytuna, scovare nei suoi suq, negoziando, tesori, babouches e profumi, visitare botteghe minuscole e maestosi palazzi. Poco distante, le rovine di Cartagine e le terme dell’imperatore Antonino. Altra tappa, El Djem. Il terzo più grande anfiteatro romano, set del film “Il Gladiatore” e Matmata e il paesaggio lunare. Un deserto di roccia apparentemente cosparso di crateri che, in realtà, sono delle colline scavate, trasformate in abitazioni troglodite. Alcune diventeranno la casa di Luke Skywalker (IV episodio) e, finite le riprese, il Sidi Driss, il primo hotel interamente dislocato sotto il suolo. Due passi verso Sud-est ed ecco un tuffo a Ksar Hadada, set del primo film di Star Wars. La parola Ksar significa granaio fortificato. Strutture composte da tante piccole stanze cilindriche (ghorfas). Ma è solo uno dei tanti gioielli che la regione di Tataouine cela nelle pieghe del deserto.

Come la Moschea dei Sette Dormienti verso Chenini. Con i suoi sette pilastri, ricorda una leggenda che affonda le sue radici nell’Islam, nell’Islam sciita e il Cristianesimo. Quella di sette giovani che, per sfuggire a persecuzioni religiose, cercarono rifugio in una caverna ed entrarono, per secoli, in un sonno profondo fino a quando furono risvegliati e scoprirono una nuova era. La leggenda è un simbolo di rinascita e fede nella divinità. A fianco c’è un cimitero con cinque tombe lunghe 5 metri dove si dice sarebbero sepolti sette Santi giganti.

I deserti

La Tunisia è anche un viaggio immersivo in un mosaico di paesaggi mozzafiato. Qui è possibile passare dal deserto di sale a quello di sabbia. Basta seguire la strada lunga 60 chilometri che attraversa l'immenso lago salato di Chott El-Jerid al termine del quale si raggiunge Kebili, piccole oasi con palme, porte d’accesso verso le infinite dune del Sahara. Da non perdere la Tavola di Giugurta. Si tratta di una montagna piana alta 1271 metri; una vera fortezza naturale che servì da rifugio nel corso della storia circondata da ripide pareti che domina il paesaggio. Si accede all'altopiano salendo un’antica scala scavata nella roccia. Un viaggio dalle tante sfaccettature che si ritrova nell’intelligente proposta di 8 giorni del tour operator anconetano Go World a date fisse a partire da 1350 euro a persona. Prossima partenza il 16 marzo.

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