Calcetto oscurato per vedere la cometa. Minacce e insulti social: scatta la denuncia

Sant'Elpidio a Mare, calcetto oscurato per vedere la cometa. Minacce e insulti social: scatta la denuncia
Sant'Elpidio a Mare, calcetto oscurato per vedere la cometa. Minacce e insulti social: scatta la denuncia
di Pierpaolo Pierleoni
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Martedì 4 Agosto 2020, 10:02

SANT’ELPIDIO A MARE - Luci spente per consentire di vedere la cometa, partita di calcetto che salta e coda polemica con tanto di denunce. E’ questo il retroscena dietro l’episodio che ha portato i carabinieri della locale stazione a denunciare un uomo di Porto Sant’Elpidio, come abbiamo riferito ieri, per diffamazione e minacce ai danni di un referente dell’Osservatorio astronomico di Castellano.

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Una vicenda nata per futili motivi, degenerata con toni decisamente eccessivi sui social, ma che vede alle spalle un problema di gestione da risolvere per evitare altre situazioni spiacevoli. Tutto è accaduto il 21 luglio scorso, quando l’Osservatorio ha effettuato un’apertura straordinaria, oltre a quelle canoniche del lunedì sera, organizzata in collaborazione con un’associazione culturale di Civitanova, per consentire la visione al telescopio della cometa Neowise. Inevitabile, per favorire l’osservazione, che si spengano le luci nei dintorni, a partire dai fari della piastra polivalente.
 
Ma in quel momento alcuni amatori stanno disputando una gara e non gradiscono affatto la brusca interruzione. Lo sfogo, da parte di uno dei giocatori, arriva l’indomani nei confronti del responsabile dell’associazione di quartiere, che non era neanche presente fisicamente la sera dell’apertura. Volano parole pesanti a mezzo social, insulti e una sorta di avvertimento per possibili danni che potrebbero capitare in caso di futuri episodi del genere. Parole aggressive che alcuni soggetti gli avrebbero ripetuto anche di persona, sotto casa, qualche giorno più tardi, spingendo il bersaglio degli improperi a rivolgersi alle forze dell’ordine. Insomma, un banale equivoco, finito alle carte bollate. L’Osservatorio astronomico era titolato a spegnere le luci, avendo, da convenzione, priorità sulle altre attività presenti nella zona, a patto di inviare formale comunicazione agli uffici comunali in caso di aperture straordinarie. Ma i fruitori della piastra polivalente non erano stati informati. Non è la prima volta che si verifica un’incomprensione del genere, ma mai i toni erano degenerati fino ad arrivare alle denunce. L’episodio, al netto degli eccessi, comunque da condannare, evidenzia un problema di gestione che andrebbe risolto. Difficile far convivere due siti vicini, con esigenze contrastanti (da un lato la luce per chi vuole fare pratica sportiva, dall’altro l’esigenza del buio per l’attività culturale e scientifica di osservazione degli astri), affidati a due gestori diversi. A Castellano si auspica qualche indicazione più chiara da parte dell’amministrazione comunale, al fine di evitare discussioni e tensioni in futuro.