Lo stalker violento: «Ti taglio la testa». La donna lo aveva conosciuto 3 anni fa. A Porto Sant'Elpidio scattano denuncia e Codice Rosso

Lo stalker violento: «Ti taglio la testa». La donna lo aveva conosciuto 3 anni fa. A Porto Sant'Elpidio scattano denuncia e Codice Rosso
Lo stalker violento: «Ti taglio la testa». La donna lo aveva conosciuto 3 anni fa. A Porto Sant'Elpidio scattano denuncia e Codice Rosso
di Pierpaolo Pierleoni
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 07:14

PORTO SANT’ELPIDIO Una molestia prolungata e martellante, fatta di continui messaggi, frequenti espressioni ingiuriose, fino alla minaccia che ha fatto scattare l’allarme: «Ti taglio la testa». È stato denunciato dai carabinieri di Porto Sant’Elpidio un 35enne campano, già noto per alcuni precedenti. Ora dovrà rispondere di atti persecutori ai danni di una donna residente in zona. 

La ricostruzione

La vittima ha raccontato di aver conosciuto lo stalker nel 2020. Lui si era subito mostrato interessato ad intraprendere una relazione sentimentale, ma non era corrisposto. Così ha preso a bersagliare di messaggi la donna, anche attraverso piattaforme social. Sempre più invadente di fronte al suo rifiuto, l’avrebbe apostrofata con epiteti di vario genere. A convincere la donna di dover denunciare, l’episodio più grave, avvenuto ad ottobre, culminato appunto con una minaccia di morte.

Il 35enne si è presentato nei pressi di un bar del centro di Porto Sant’Elpidio ed ha aggredito pubblicamente la vittima. Una violenza che stava crescendo, insomma, passando dalla molestia verbale alla violenza fisica. La donna, comprensibilmente, ha vissuto con angoscia lo stalking subito, fino a cadere in un stato di ansia grave ed a cambiare le proprie abitudini di vita, timorosa per la propria incolumità. Raccolta la denuncia, i carabinieri di Porto Sant’Elpidio hanno informato subito l’autorità giudiziaria, che ha proceduto con l'attivazione del Codice Rosso.

Il fenomeno

Una risposta immediata ed attenta, di fronte ad una situazione che lasciava temere un’escalation con conseguenze non prevedibili. Resta costante la raccomandazione da parte dell’Arma a segnalare e denunciare tempestivamente episodi di atti persecutori e violenza, come principale strumento per ricevere protezione e tornare ad una vita normale.

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