Martellate al rivale per gelosia a Porto Sant'Elpidio, in appello scatta lo sconto di pena per l'aggressore

Martellate al rivale per gelosia a Porto Sant'Elpidio
Martellate al rivale per gelosia a Porto Sant'Elpidio
di Sonia Amaolo
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Venerdì 23 Giugno 2023, 01:15 - Ultimo aggiornamento: 15:22

PORTO SANT’ELPIDIO - Pena ridotta per il commercialista 65enne di Porto Sant’Elpidio che aveva colpito in testa, con un martello, un 55enne sul lungomare centro-nord, nei pressi della pineta. Un episodio che all’epoca fece un grande scalpore. L’aggressione risale al 3 novembre 2021. Egidio Medaglia è stato difeso dall’avvocato Gianvittorio Galeota e alla Corte di Appello di Ancona si è tenuta l’udienza di appello dopo la condanna in primo grado in tribunale a Fermo. La Corte ha accolto l’impugnazione e le doglianze del difensore di Medaglia ed ha diminuito la pena impartita in primo grado di 2 anni e 8 mesi. In primo grado era stato condannato a 10 anni e 8 mesi, quindi la pena scende a 8 anni.

 


Il dispositivo


Soprattutto, la Corte ha riformato la prima sentenza eliminando anche i 3 anni di misura di sicurezza da eseguire dopo aver scontato la pena.

Oltre al calvario che si prospettava per Medaglia, si aprono nuovi scenari difensivi in suo favore. L’avvocato Galeota si definisce molto soddisfatto del risultato ottenuto, anche e soprattutto in relazione, almeno secondo quanto rimarca il legale, alle sofferenze patite dal professionista da lui difeso e dalla sua famiglia, da cui è seguito attentamente nonostante la distanza.


La strategia


L’avvocato Galeota preannuncia ulteriori iniziative a tutela del suo assistito. Nel corso del procedimento le parti civili sono state rappresentate dall’avvocato Daniela Fogliano di Ancona e dall’avvocato Rossano Romagnoli di Fermo. Il processo in primo grado si era tenuto nel settembre scorso. L’accusa è di tentato omicidio e porto abusivo di arma. Secondo quanto ricostruito, Medaglia colpì alla testa con un martello Andrea Ficosecco: lo rincorse sino a fermarsi davanti ai carabinieri che erano accorsi immediatamente sul luogo. Motivi sentimentali alla base del delitto. Il processo in primo grado si era tenuto con rito abbreviato e tra l’altro era stato riunito ad un altro processo per maltrattamenti a carico dello stesso imputato la cui vittima, M.T. era appunto stata difesa dall’avvocato Fogliano.


I dubbi


Il giudice di Fermo aveva riconosciuto il tentato omicidio con premeditazione e tutti i reati commessi nei confronti della compagna. Ora con la sentenza in appello cambia il possibile scenario nei confronti dell’imputato.

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