Porto San Giorgio, nuovo allarme al porto
Torna d'attualità ​il tema del dragaggio

Porto San Giorgio, nuovo allarme al porto Torna d'attualità ​il tema del dragaggio
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Lunedì 21 Settembre 2015, 21:04 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 05:04
PORTO SAN GIORGIO - Manca ancora una settimana alla conclusione del fermo pesca. Ma al porto peschereccio è già allarme rosso. Il problema, purtroppo, è sempre il solito: dopo il dragaggio tampone di quest'estate, il fondale all'ingresso dell'approdo è nuovamente in condizioni critiche. D'altronde si sapeva che il raschiamento dei fondali effettuato nei mesi scorsi, con le esigue risorse messe a disposizione dalla Regione, sarebbe servito a ben poco e che la situazione sarebbe tornata punto e accapo nel giro di pochissimo tempo. "Con la mia imbarcazione, il Nuovo Aquilotto - conferma Giovanni Vagnoni - ho un pescaggio di 2,9 metri senza il pieno di carburante. E ho comunque toccato il fondale. Non dovevano tornare a intervenire dopo l'estate? Ci ricorderemo quando verranno tutti a chiederci i voti". La marineria non dimentica, infatti, l'impegno assunto dalla politica, regionale e comunale, a affrontare con tempestività e sistematicità il problema. Lo stesso primo cittadino in più di un'occasione ha ribadito di voler affrontare la questione subito dopo l'estate 2015 per evitare, o quantomeno arginare, la sistematicità dell'insabbiamento ricordando, però, che il ruolo della Regione, in questo caso, è fondamentale. A fine luglio Loira ha incontrato il nuovo assessore ai porti, Anna Casini. Un faccia a faccia più che positivo per il sindaco: "Per la prima volta sono tornato da Ancona soddisfatto - le dichiarazioni rilasciate in quell'occasione dal primo cittadino - la politica regionale ha piena consapevolezza dei problemi del dragaggio e del ripascimento della costa. L'assessore Casini convocherà in tempi brevissimi un tavolo della costa. E dei progetti su interventi nel nostro porto si occuperà il provveditorato alle opere marittime. Ho fatto presente che l'ultimo finanziamento della Regione sul dragaggio è servito solo per rispristinare una profondità standard e non quella di piano". E ancora: "L'assessore Casini è d'accordo sul fatto che la Regione debba avere un ruolo di regia sia sullo stato di insabbiamento dei porti sia sull'utilizzo delle sabbie derivanti dagli escavi conoscendo in tempo reale le batimetrie e le qualità dell'arenile. Devono assumersi, infatti, l'impegno di inserire in ogni bilancio i soldi necessari. Dovranno sforzarsi, come promesso dal governatore Ceriscioli in campagna elettorale, di rendere ordinario quello che fino a oggi è stato straordinario". Ma l'insabbiamento è già tornato a pendere sulle teste dei pescatori. E di prese di posizione nette da parte della politica non si vede nemmeno l'ombra. Alla marineria, a questo punto, non resta che giocarsi la carta, dolente, della migrazione verso altri lidi. A dirla tutta qualcuno ci sta già pensando.
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