PORTO SAN GIORGIO - "Come al solito non ci resta che ricorrere al Tar contro le tasse imposte dall'amministrazione".
E' la conclusione a cui sono giunti il presidente della Confcommercio Giuliano Remia, il direttore provinciale della sigla sindacale Teresa Scriboni e il presidente balneari Romano Montagnoli dopo il faccia a faccia tra gli operatori di spiaggia e il sindaco Nicola Loira, l'assessore al Bilancio Renato Bisonni e il delegato al Commercio e turismo Catia Ciabattoni, un confronto infuocato dove sono volati gli stracci e i nervi saltati. Pomo della discordia, la Tari: gli operatori balneari si aspettavano, per il 2014, una diminuzione della tassa sui rifiuti ma nel confronto di martedì sera hanno scoperto che, invece, li attende un aumento.
"La tariffa - fanno sapere i vertici Confcommercio - non subirà la diminuzione che la categoria si aspettava quest'anno ma solo quella prevista per legge, ovvero la quota statale di 30 centesimi a metro quadrato che invece era inclusa nella tariffa 2013. E come se non bastasse abbiamo appreso la notizia dai giornali. A fronte di quei 30 cent in meno subiremo l'1,5 per cento per l'adeguamento Istat a cui va aggiunta l'indicizzazione del canone della San Giorgio distribuzione. Ergo un aggravio pari al 2,42 per cento. Se a questo si aggiunge la pessima stagione meteo e la grave erosione della spiaggia, è facile comprendere la rabbia di chi lo scorso anno ha dovuto pagare dai 9 ai 15 mila euro di tassa rifiuti".
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Balneari al Tar contro le tasse
Nel mirino le spese per i rifiuti
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Mercoledì 6 Agosto 2014, 21:45 - Ultimo aggiornamento:
8 Agosto, 16:17
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