Saldi a Pesaro, Confcommercio contro Confesercenti: «Farli slittare sempre, il meteo non c'entra»

Saldi a Pesaro, Confcommercio contro Confesercenti: «Farli slittare sempre, il meteo non c'entra»
Saldi a Pesaro, Confcommercio contro Confesercenti: «Farli slittare sempre, il meteo non c'entra»
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 30 Ottobre 2023, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 07:26

PESARO  - «Sono anni che reclamiamo lo slittamento dei saldi invernali ed estivi, attribuirne la causa agli attuali mutamenti climatici è davvero una sciocchezza». Immediata la replica di Amerigo Varotti, direttore generale di Confcommercio Marche Nord, all’appello lanciato dai vertici locali di Confesercenti per spostare dal 5 gennaio al 1º marzo le liquidazioni post-natalizie. Gli affari sono andati a picco in seguito alle temperature da spiaggia che arrivano a minacciare la chiusura dei piccoli punti vendita di abbigliamento, calzature e accessori. 


Il nodo


Di fronte all’allarme, giunge puntuale anche l’intervento dell’assessore comunale alle Attività economiche Francesca Frenquellucci che si è presa a cuore il problema, inserendo all’ordine del giorno del tavolo di lavoro con le associazioni di categoria del settore, in programma questo giovedì, anche il nodo delle liquidazioni invernali da spostare in avanti di due mesi. «Insieme a tutto il sistema Confcommercio nazionale - sottolinea Varotti -, chiediamo da sempre lo slittamento del periodo dei saldi perché l’attuale non corrisponde più alle esigenze delle nostre imprese.

Troppo presto quelli estivi, quando si è ancora nella bella stagione, troppo presto quelli invernali, mentre il periodo molto freddo non è ancora arrivato o è nel pieno. Invochiamo da anni lo spostamento, indipendentemente dagli attuali mutamenti climatici che rendono in particolare l’autunno assai mite. Chi fa riferimento solo al meteo, per chiedere altre date dei saldi, dice un’enorme sciocchezza». A stabilire i periodi delle svendite è la Conferenza Stato-Regioni in quanto l’obiettivo di fondo deve essere quello di concordare una data unica in tutto lo Stivale per frenare la rivalità nelle zone di confine e non solo. 


«La nostra mobilitazione è proprio per evitare quello che succedeva tempo fa - precisa Varotti -, per esempio l’Emilia Romagna iniziava i saldi prima delle Marche e quindi c’era l’esodo dei nostri consumatori che andavano a spendere i soldi altrove». Ma il problema è ancora più ampio, in quanto il Governo di recente ha provato a togliere alle Regioni la competenza sui saldi, rendendoli liberi tutto l’anno sia per le vendite online, sia in quelle dei “negozi fisici”. «Il Ministero ha tentato di eliminare del tutto la periodicità dei saldi, liberalizzandoli - fa presente Varotti -. Questo, ovviamente, avrebbe favorito solo la grande distribuzione e gli acquisti in rete. Confcommercio ha duramente protestato, tanto che l’iniziativa è stata per il momento accantonata. Sarebbe bene impegnarsi a livello nazionale, per evitare sciocchezze come questa dell’appello per il meteo ancora estivo, e lavorare unitariamente con tutte le Regioni per spostare in avanti il periodo dei saldi», a prescindere dalla posizione geografica e dal tipo di clima.


L’esigenze


«Siamo alle porte di novembre e non indossiamo ancora il cappotto - afferma l’assessore Frenquellucci -, le temperature calde non favoriscono certo le vendite dei capi invernali. Penso che ascoltare le esigenze dei commercianti sia fondamentale, vista l’inflazione e le tante difficoltà che ci sono per la categoria. Propongo di aprire un tavolo di concertazione, un incontro tra le parti interessate, dove chiederemo lo slittamento dei saldi. Intanto ne parleremo alla riunione di giovedì». Ma il punto centrale è che tutte le Regioni devono prendere di comune accordo la stessa decisione. 


«È ormai assodata l’importanza che il calendario sia unico a livello nazionale - precisa Frenquellucci -, quanto prima bisogna provvedere allo spostamento del periodo dei saldi, perché adesso ci si mette anche l’aggravante dei mutamenti climatici». 
 

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