FANO «Sono aumentati i controlli e di questo dobbiamo ringraziare le forze adibite al mantenimento dell’ordine pubblico, ma questo non basta per farci sentire tranquilli». E’ quanto dichiarato dalla presidente della Confcommercio Barbara Marcolini, di fronte a una situazione che negli ultimi tempi ha preoccupato alquanto il commercio del centro storico, sia per l’intraprendenza assunta da giovani violenti sia per la cattiva fama che la loro presenza attribuisce ai luoghi di maggiore aggregazione, come piazza Amiani e il Pincio.
Il disagio
«Ringraziamo sentitamente i carabinieri e gli agenti di polizia che in divisa o in borghese pattugliano più frequentemente la città, ma gli stessi non possono essere presenti 24 ore su 24.
E’ una carenza che la rappresentante di categoria ha evidenziato più volte nei recenti incontri con la Prefettura e le forze dell’ordine, lamentando la carenza d’organico di queste ultime, un problema che si trascina insoluto ormai da lungo tempo. Già dal mese di luglio la situazione dell’ordine pubblico in città aveva iniziato a prendere una forma preoccupante, spingendo numerosi commercianti a premere sulla associazione di categoria perché facesse sentire la sua voce e inducesse le autorità competenti a prendere provvedimenti.
Le preoccupazioni
Il furto avvenuto in un negozio di via Montevecchio, di fronte palazzo Gabuccini dove era in allestimento un cantiere, ha generato nuove preoccupazioni. In seguito si sono verificate risse ed episodi di ubriachezza molesta, tra l’altro l’arresto che è stato fatto l’altro giorno lungo corso Matteotti, dopo che una pattuglia in borghese, con il concorso di alcuni cittadini ha individuato una scena di spaccio, è apparso oltremodo significativo. Una risposta positiva almeno c’è stata, ma ora occorre fare un altro passo.
«Allora – continua Barbara Marcolini – il Comune aveva stanziato 15.000 euro per aumentare il numero delle telecamere, ma non sappiamo questa promessa che fine abbia fatto». Le telecamere svolgono una duplice funzione: quella preventiva, in quanto i malviventi sanno di essere controllati, e quella repressiva perché risultano essere di aiuto nelle indagini. Da tenere sotto particolare sorveglianza per Barbara Marcolini in questo momento è la zona centralissima del Sant’Arcangelo, dove il cantiere allestito per la ristrutturazione ha conosciuto una lunga sosta.
I timori
Il momento critico è quello dell’inizio della sera quando si chiudono i negozi, un momento in cui lo stesso personale non nasconde i suoi timori. «Ci sono alcuni imprenditori – evidenzia ancora Barbara Marcolini – che hanno impiegato grosse cifre per rendere più belli e attraenti i loro negozi e ora si trovano in difficoltà per la presenza di un gruppo di balordi che rischia di vanificare il loro investimento».