Melania, il caso in Parlamento. Ma la nuova proprietà va al contrattacco: «Ripartire? Sì, ma senza debiti»

Melania, il caso in Parlamento. Ma la nuova proprietà va al contrattacco: «Ripartire? Sì, ma senza debiti»
Melania, il caso in Parlamento. Ma la nuova proprietà va al contrattacco: «Ripartire? Sì, ma senza debiti»
di Massimiliano Viti
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Sabato 12 Giugno 2021, 08:10

MONTEGIORGIO - Il territorio pressa la nuova proprietà Melania che chiede altro tempo: «Trovate situazioni gestionali inaspettate a cui bisogna porre rimedio prima di ripartire. Credo che tra un mese la produzione possa essere riavviata». Dopo il presidio delle organizzazioni sindacali davanti a una sede di Melania, arriva il grido di preoccupazione del senatore Francesco Verducci.

 
L’obiettivo
Ha annunciato di voler presentare un’interrogazione parlamentare sul caso: «Serve subito una soluzione industriale, altrimenti a rimetterci saranno i lavoratori, le loro famiglie.

Il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa deve rappresentare l’occasione e la sfida per ripartire dalla crisi attraverso il sostegno dello Stato in innovazione e capacità produttiva delle aziende. Quello di Melania è un caso emblematico. La politica e le istituzioni regionali devono intervenire» ha scritto Verducci in una nota che contiene una malcelata accusa alla famiglia Gironacci, storica proprietaria del calzaturificio.


Il passato
«Aziende come Melania hanno un valore strategico e non possono essere svendute a società o gruppi che non siano in grado di offrire e rispettare precisi impegni su livelli occupazionali e di produzione» si legge nella nota del senatore. Verducci lamenta la «mancanza di un serio piano industriale da parte della società che faccia ripartire l’attività». Francesco Roccetti, imprenditore di riferimento della nuova proprietà, afferma di non conoscere e di non aver mai parlato con Verducci: «Lo ringrazio dell’interessamento e lo invito a un confronto per dargli tutte le informazioni necessarie. Ho il piano industriale, il piano marketing, un piano di diversificazione dell’offerta (abbigliamento oltre la calzatura) ma voglio ripartire senza vecchie zavorre e con zero debiti. Purtroppo ho trovato situazioni che non mia aspettavo di trovare e sto investendo molti più soldi del previsto» prosegue Roccetti che afferma di mettere il massimo impegno per il reintegro scaglionato della forza lavoro. «Entro un mese credo che Melania possa ripartire a livello operativo» aggiunge Roccetti che ricorda come Melania era un’azienda in concordato prima del suo arrivo e praticamente ferma.


L’impegno
«Voglio ringraziare le aziende locali e i fornitori del distretto calzaturiero marchigiano per la collaborazione offerta affinché Melania possa ripartire con una struttura organizzativa e finanziaria e un modello di business capace di competere con il mercato attuale» conclude l’imprenditore abruzzese.

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