Ecco i premiati secondo le categorie.
Imprenditori alla guida di un’impresa da oltre 35 anni: Pietro Subrini (Bricomax); Iolando Cacchiarelli (M.J.A Impex); Lorenzo Fagiani; Arturo Pucciarelli; Vittorio Virgili; Amato Iacopini; Giuseppe De Minicis; Calzaturificio Romit; Federico Steca, Steca Spa; Antonio Bordoni; Angelo Sbattella;
Impresa storica che esercita la propria attività nel Fermano da oltre 80 anni: Il Premio della Fedeltà al Lavoro e del Progresso Economico 2014 è stato consegnato all’impresa Capriotti. Un’attività nata nel 1927 a Fermo, in Via Perpenti, da Domenico Capriotti e sua moglie Maria Capparuccini. Nel 1930 il trasferimento in Corso Cefalonia nel cuore del centro storico di Fermo. Il negozio vendeva tessuti, lane per materassi. All’epoca non si usava vendere lenzuola ma si usava tesserle direttamente a casa. Dopo un breve periodo di rallentamento durante la guerra il negozio ricomincia pienamente nel 1945, introducendo anche la vendita di abbigliamento confezionato. Dopo una serie di cambiamenti l’attività si evolve e nel 1993 l’impresa familiare viene trasformata in sas da Vittorio Ferracuti che ne diventa amministrazione. Oggi per Fermo Capriotti è un'istituzione un vero e proprio mondo dedicato a tutto quello che è il luogo degli affetti più amato da tutti: la propria casa.
Impresa che si è particolarmente distinta per aver apportato notevoli miglioramenti tecnici e sociali e che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo economico e sociale del territorio Fermano: Sigma Spa; Videx Electronics Spa.
Imprenditrice alla guida di un’impresa da oltre 30 anni: Maria Pia Conti; Lidiana Ciccola; Lorella Pieragostini; Emilia Appoggetti e Isolina Rosi, Reve.
Collaboratrice nel settore privato con un'anzianità lavorativa di oltre 30 anni presso la stessa azienda: Doriana Valori; Luigi Berdini.
Personalità femminile che si è particolarmente distinta come imprenditrice e manager: Cecilia Romani Adami; Daniela Ciaffardoni.
Giovane imprenditore che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale: Roberto Cardinali; Annalisa Mariniello.
Imprenditore che ha contribuito alla valorizzazione delle produzioni tipiche e tradizionali del territorio Fermano: Roberto Filippo Di Mulo; Luciano Zamponi; Pietro Evandri; Giancarlo Tedeschi; Calzaturificio R.D.B; Cappellificio Sorbatti.
Premi speciali: Giulio Cesare Vinci Gigliucci - Dopo una lunga e prestigiosa carriera diplomatica che tra i diversi incarichi lo ha visto Ambasciatore d’Italia in Perù e in Svezia, ha proseguito la sua vocazione di “ambasciatore del talento e del genio creativo” attraverso l’impegno per l’organizzazione del Concorso Violinistico Internazionale “Andrea Postacchini”, liutaio fermano del XIX secolo. Nel suo ruolo di Direttore generale del concorso e Presidente dell’Associazione Culturale “Antiqua Marca Firmana” consente di accogliere giovani talenti da tutto il mondo e proietta il Fermano in uno scenario di eccellenza mondiale. Il suo impegno e la sua determinazione sono di esempio per le nuove generazioni e per tutti coloro che vogliono fare dell’arte e della musica i vettori di promozione e di sviluppo per la nostra Marca Firmana.
Rossella Marcantoni - La dedizione per l’insegnamento e un costante impegno nell’approfondimento hanno consentito a numerosi suoi allievi di risultare vincitori in importanti concorsi di canto lirico nazionali ed internazionali, fra i quali anche del prestigioso Concorso di canto di Spoleto. Soprano e docente di canto presso il Conservatorio Statale di Musica "Bruno Maderna" di Cesena, è Presidente e Direttore artistico dell'Accademia musicale internazionale “Maria Malibran” di Altidona. Per queste sue doti è invitata a far parte della giuria in Concorsi Nazionali ed Internazionali e come commissario esterno agli esami di Canto e Musica Vocale da Camera nei Conservatori Statali di Musica. Il suo impegno per la formazione e la valorizzazione delle nuove generazioni rappresenta un fulgido esempio di “generatività” che scaturisce da una visione che supera una dimensione egoistica e propone una logica “di generazione in generazione”. In questo modo la “tradizione” entra in dialogo con l’“innovazione” e riconosce il valore inestimabile delle nuove generazioni.
Don Vinicio Albanesi - Da sempre vicino alle persone più deboli, Don Vinicio Albanesi è diventato un punto di riferimento nel mondo del sociale, sia a livello nazionale che internazionale. Presidente della Comunità di Capodarco dal 1994, tutt'ora una delle realtà più dinamiche e ricche di storia nel panorama italiano della solidarietà. Una realtà che vede don Vinicio Albanesi sempre al centro delle discussioni che via via, a tutti i livelli, si svolgono sul welfare e sulla carità nella Chiesa. Figura di spicco nel panorama culturale, nelle sue battaglie quotidiane per la tutela dei più deboli, non ha mai dimenticato le sue radici ed il suo territorio, per il quale rappresenta una risorsa inestimabile. L'azione da "apripista" di don Albanesi si caratterizza per la lungimiranza delle intuizioni e la testimonianza dei gesti, delle proposte e delle esperienze (lo spirito comunitario, i gruppi territoriali, le famiglie sociali, le cooperative di lavoro, i servizi aperti). Ma si sviluppa anche in una densa produzione pubblicistica e saggistica.
Corvari Giuseppe - Un pioniere della calzatura da oltre 40 anni. Continua a girare il mondo alla ricerca di mercati strategici. Una figura sempre in movimento che ha fatto dell’innovazione continua la sua grande forza. Un’avventura iniziata quando aveva 18 anni e che non è ancora finita. Un vero e proprio esploratore. Quando si parla di ‘creatore’ Giuseppe Corvari è solito dire a tutti: “C’è solo un creatore, noi siamo dei trasformatori, guardiamo, giriamo il mondo e trasformiamo i prodotti in base a quelle che sono le esigenze dei mercati”. Grazie a lui milioni di persone nel mondo indossano le calzature Made in Fermano. Nella sua carriera ha servito, e continua a farlo tutt’oggi, ben tre generazioni: nonni, genitori e figli. Ha saputo far tesoro dalle sue esperienze di viaggio, creando delle vere e proprie strategie di marketing. Rivela di non aver mai fatto una vacanza. Il suo segreto? Una grande forza di volontà ed un’unica grande convinzione: il cliente è sacro.
Enrico Biondi - Cav. Enrico Biondi, mecenate dei giorni nostri, che ha fatto dell’amore per il suo territorio un’opera d’arte da far conoscere nel mondo. Lo caratterizzano il piacere di donare e creare bellezza. Un impegno quotidiano frutto di una passione che vede al centro l’essere umano in tutte le sue sfaccettature e il territorio che vive a pieno, dalla montagna al mare. Con la Efil Srl ha ridato vita e splendore ad una vecchia vedetta del XII secolo a guardia della gola dell’Infernaccio. “La Roccaccia”, questo il suo nome, è oggi un polo artistico culturale quanto mai prestigioso nel cuore dei monti Sibillini. Una sfida ambiziosa in fase di realizzazione: un percorso di Land Art che unisce arte e natura, materiali della terra plasmati secondo l’inventiva e la creatività della mente. Il recupero di una vasta porzione di Palazzo Vinci Gigliucci ha fatto guadagnare allo storico edificio, situato nel cuore di Fermo, il titolo di uno dei palazzi più belli delle Marche da parte della Sovrintendenza ai Beni Culturali. Un progetto che lo porterà a riaprire le vecchie cantine per trasformarle in uno spazio dedicato agli artisti emergenti. Una passione per l’uomo che ha risvolti anche nel sociale. Con la Fondazione Isal, è stato il primo a portare la terapia del dolore a Fermo. Un impegno per il quale è stato ricevuto da Papa Benedetto XVI. Presidenti onorari d’eccezione della Fondazioni Isal l’attuale Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli e Mons. Luigi Conti Arcivescovo di Fermo. E’ stato insignito dal Rotary Alto Fermano Sibillini del prestigioso premio Paul Harris per il progetto "Non perdiamoli di vista” finalizzato alla prevenzione del cheratocono. In due anni sono stati sottoposti a visita specialistica duemila studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado del Fermano grazie anche alla collaborazione di OOgroup e del reparto di Oculistica del "Murri". Come imprenditore ha fatto del passaggio generazionale la forza di OOGroup, oggi affidato ad un team quanto mai giovane e preparato composto da Piero Biondi, amministratore unico, Chiara Biondi responsabile risorse umane di una struttura con 247 dipendenti, Marco Biondi amministratore di Bioos ed Optox, Edoardo Stagni valore aggiunto per l’azienda grazie alla specializzazione in farmacologia oculare. Il gruppo è stato premiato, lo scorso anno, dalla Società Oculisti Italiani come azienda più innovativa. Una gestione trasparente confermata dal premio Bilancio di Marca in cui una commissione di docenti provenienti dalle facoltà di economia delle università di Urbino, Ancona e Macerata ha esaminato ben 3700 bilanci nelle Marche. Per la provincia di Fermo il riconoscimento è andato all’OOGroup: un’azienda trasparente dove il gioco di squadra fa la differenza.
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