Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio: «Duemila aziende in ginocchio: macchinari sotto mezzo metro d’acqua»

Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio: «Duemila aziende in ginocchio: macchinari sotto mezzo metro d’acqua»
Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio: «Duemila aziende in ginocchio: macchinari sotto mezzo metro d’acqua»
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 04:50

Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio: siete riusciti a calcolare il numero di imprese colpite dall’alluvione che ha messo in ginocchio l’Anconetano e il Pesarese?
«Le realtà aziendali collocate nell’area colpita dalla calamità dell’alluvione iscritte al nostro Registro imprese sono circa 20mila. La metà di queste sono nei Comuni più danneggiati; ancora non è possibile un censimento preciso, ma in ogni caso (ricordando sempre che quello che conta non è solo il numero delle imprese, ma anche l’entità e la tipologia dei danni) stimiamo che siano circa 2mila quelle su cui direttamente si è riversata la violenza dei fenomeni atmosferici». 


È possibile abbozzare un prima stima dei danni?

«Parliamo di intere zone industriali, con macchinari e tecnologie, sotto un metro e mezzo d’acqua. Per non parlare della situazione in cui versano piccoli artigiani, imprese del turismo, terziario e, ovviamente, tutto il settore agricoltura. Si tratta dunque di danni ingentissimi - sull’ordine di milioni - e di perdita di guadagni per diversi indotti».
Quali sono le richieste che stanno arrivando dagli imprenditori di quelle zone?
«Le imprese hanno bisogno di velocità di intervento, dunque di fondi di immediata disponibilità, che consentano di ripartire subito, di non fermare le attività. Tradotto: servono liquidità e ristori diretti, oltre alla moratoria dei pagamenti».


E cosa sta facendo la Camera di Commercio per aiutare gli imprenditori a risollevarsi?

«Già nel day after dell’alluvione abbiamo preso contatti con Unioncamere nazionale (ente nel quale rivesto la carica di vice presidente) e con la Regione per l’attivazione di una linea di sostegno a valere su fondi nazionali per i primi interventi di soccorso e ripresa delle attività.

Abbiamo convocato d’urgenza il nostro esecutivo proprio per valutare le scelte e gli interventi da realizzare a beneficio del tessuto economico colpito dall’ennesima calamità».


Quali interventi, nello specifico?


«In attesa di una più precisa stima di danni e priorità, è stata già attivata una linea di sostegno a valere sui fondi nazionali camerali per i primi interventi di soccorso e ripresa delle comunità imprenditoriali più danneggiate: parliamo di un milione di euro, che sarà gestita in collaborazione con la Regione Marche».

Altri possibili interventi?


«Sarà opportuno il coinvolgimento del sistema associativo e di soggetti come la Svem per azioni mirate di sostegno, dei Confidi regionali per la definizione di linee di finanziamento dedicate, e di Abi per una moratoria delle rate dei mutui. Importante è anche il differimento e la sospensione degli adempimenti contributivi, come pure la disapplicazione delle sanzioni previste per ritardi nell’effettuazione degli adempimenti tributari».


Il mondo delle imprese usciva già dai due anni disastrosi della pandemia e guardava con apprensione ad un autunno gravato dai rincari del costo dell’energia: i danni dell’alluvione rischiano di trasformarsi nel colpo di grazia?

«Garantiamo la vicinanza e la forza della filiera istituzionale. In questi giorni di ripresa autunnale di attività, eventi fieristici, incontri formativi e informativi, è doveroso fermarci e porgere in via prioritaria la nostra attenzione al danno e alle esigenze dei nostri imprenditori. Per prima cosa c’è la vicinanza allo strazio di famiglie ancora in attesa di esiti di ricerche. Subito dopo, la volontà di supportare bene e velocemente le imprese danneggiate tanto duramente. Gli imprenditori non hanno più tempo né energia». 
 

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