ANCONA - Conti in ordine ed investimenti in aumento. Approvato ieri all’unanimità il bilancio consuntivo della Camera di Commercio delle Marche relativo all’annualità 2021. L’ente camerale chiude il terzo anno come Camera unica a profilo regionale in equilibrio. Nel triennio, gli oneri di funzionamento sono andati progressivamente diminuendo a favore degli investimenti a sostegno delle imprese marchigiane e dei territori. Investimenti che, ad oggi, ammontano a circa 40 milioni di euro e riguardano in particolare gli ambiti di internazionalizzazione, digitalizzazione, credito, turismo, animazione del territorio e formazione.
Un risultato che pone la Camera Marche tra gli enti camerali più virtuosi in Italia quanto ad impiego di risorse per il tessuto economico regionale e contenimento di spese di gestione. Il presidente Gino Sabatini ha voluto sottolineare l’importante traguardo ospitando all’assemblea di approvazione del documento contabile il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico Mirco Carloni che ha molto apprezzato la capacità di sintesi ed il sistema di rappresentanza espresso dalla Camera delle Marche.
L’esponente della giunta regionale ha inoltre ricordato le tante iniziative portate avanti congiuntamente, sottolineando come «sia una grande opportunità per la Regione Marche avere una Camera unica che sappia dialogare con una voce sola.
Sabatini ha poi voluto ringraziare, oltre i partner regionali e le associazioni di categoria di tutti i territori, anche il proprio vice presidente Salvatore Giordano, l’assemblea dei consiglieri e la giunta «che ha condiviso tutte le linee strategiche e le azioni messe in campo dalla Camera, specialmente negli ultimi due difficili anni vissuti nel segno dell’emergenza sanitaria. Un lavoro molto delicato ed una grande responsabilità. Averli affrontati insieme ci ha reso più forti e capaci come interlocutori per l’istituzione regionale. Tutto questo a vantaggio delle imprese». Negli ultimi quattro anni, che abbracciano tre bilanci consuntivi ed uno preventivo, la Camera di commercio ha previsto interventi economici declinati su vari settori, tra cui 3 milioni di euro l’anno per fiere ed internazionalizzazione, 7 milioni per il credito destinato all’emergenza Covid ed alla crisi seguita alla guerra, 8 milioni per la digitalizzazione, per un importo medio annuo pari a 10 milioni di euro.
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