Mutui sempre più cari: «Io mamma separata di due figli sono disperata, la rata è passata da 480 a 910 euro»

Una situazione insopportabile per la quale è possibile invocare la Legge salva-suicidi

Mutui sempre più cari: «Io mamma separata di due figli sono disperata, la rata è passata da 480 a 910 euro»
Mutui sempre più cari: «Io mamma separata di due figli sono disperata, la rata è passata da 480 a 910 euro»
di Redazione Web
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Lunedì 22 Maggio 2023, 16:36

L’aumento dei tassi di interesse voluto dalla Bce per contrastare l’inflazione galoppante, sta già mettendo in ginocchio migliaia di famiglie italiane che devono fare i conti con un aumento di circa il 50% delle rate del mutuo a tasso viariabile.

L’aumento dei tassi di interesse voluto dalla Bce per contrastare l’inflazione galoppante, sta già mettendo in ginocchio migliaia di famiglie italiane che devono fare i conti con un aumento di circa il 50% delle rate del mutuo a tasso viariabile.

Mutui cari, le famiglie italiane messe in ginocchio

Secondo un recente studio della Federcontibuenti, sono 3,5 milioni le famiglie italiane che devono fare i conti con un mutuo a tasso variabile. Con l’ennesimo aumento del costo del denaro Federcontribuenti stima una rata media di euro 1.056 per un mutuo di 25 anni di 100mila euro. Questo è il grido di allarme lanciato dall’avvocato Letterio Stracuzzi Presidente di Protezione Sociale Italiana: l’associazione che dal 2017 incontra presso i propri Organismi di Composizione della crisi di famiglie e imprese indebitate che intendono accedere alla legge salva suicidi perché soffocati dal peso dei debiti.

Negli ultimi 4 mesi stiamo assistendo ad un incremento delle richieste di accesso alla Legge 3 contro il sovraindebitamento dovute al repentino aumento della rata del mutuo.

Il precario budget delle famiglie italiane - già alle prese con l’aumento del carrello della spesa per l’acquisto dei generi alimentari di prima necessità e con un salario medio che negli ultimi 20 anni non è mai cresciuto, adeguandosi alla media europea - non è più in grado di sopportare l’aumento del costo del mutuo dovuto all’aumento dei tassi di interesse.

Secondo un’analisi di Coldiretti al 12 gennaio 2023 marzo, la situazione di difficoltà è palese visto che volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del 10,3% nelle vendite in valore. Un risultato che, precisa ancora l’organizzazione, evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che hanno speso quasi 13 miliardi in più per acquistare cibi e bevande nel 2022.

La storia di Paola

Gli esempi concreti valgono più di mille parole. L’avvocato Stracuzzi racconta due richieste di aiuto che danno un’idea chiara di quello che sta succedendo in Italia. Paola (nome di fantasia), è una mamma separata con 2 figli minori a carico, residente nel Comune di Cologno Monzese. La signora ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato come receptionist in una società di giardinaggio con uno stipendio netto di euro 1600. Dopo 3 mesi dal divorzio, avvenuto a febbraio del 2014, l’ex marito non ha più contribuito al pagamento della rata del mutuo sulla prima casa e non ha versato l’assegno di mantenimento. Fino al 2022 la rata del mutuo era pari a 480 euro. A maggio 2023 la rata del mutuo è aumentata di 430 euro: passando da 480 a 910 euro.

Il valore residuo del mutuo ad oggi è pari a 132mila euro, mentre il valore attuale dell’immobile è pari a 85mila euro. Questa circostanza non consente alla signora di pagare il mutuo vendendo la casa. Un aumento di 430 euro su un budget mensile di 1.600 già gravato dal costo dell’inflazione ha prodotto il sovraindebitamento del nucleo familiare.

La storia di Francesco

Un'altra richiesta di aiuto viene sempre dalla provincia di Milano ed è quella di Francesco (nome di fantasia). Francesco ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato come impiegato amministrativo in un’azienda di consulenza di Milano. Francesco è sposato e ha un figlio di tre anni. Lo stipendio mensile è pari ad 2.150 euro. Anche Francesco ha subito un aumento vertiginoso della rata del mutuo a tasso variabile sulla prima casa. Fino al 2022, infatti, la rata del mutuo era di 500 euro, ma adesso è lievitata. A maggio 2023 la rata del mutuo è aumentata del doppio: passando da 500 a 1.010 euro. Anche in questo caso l’aumento del costo del mutuo ha determinato la situazione di sovraindebitamento del nucleo familiare.

Un problema trasversale

Le due storie testimoniano come il problema del sovraindebitamento legato al caro mutui sia trasversale e riguarda tutte le regioni d’Italia, anche la più ricca come quella lombarda. Anche in Lombardia, e soprattutto a Milano e provincia, sono migliaia le famiglie in difficoltà.

Al caro muutui si aggiunge inoltre il problema del caro affitti. L’aumento dell’inflazione sta determinando un aumento progressivo dei canoni di locazione. Non dobbiamo dimenticare che buona parte delle famiglie italiane, soprattutto quelle più giovani, non possiede un reddito sufficiente per accendere un mutuo ed è costretta a ricorrere al mercato degli affitti.

Anche su questo aspetto, i nostri Organismi di Composizione della Crisi stanno registrando numerose richieste di aiuto da parte di famiglie che non riescono più a far fronte all’aumento del canone di locazione unito a quello delle utenze e del carrello della spesa.

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