Fermo, Rocca Montevarmine sarà bio
Diventerà un modello agricolo e turistico

Il sindaco Calcinaro nell'ultimo consiglio comunale
Il sindaco Calcinaro nell'ultimo consiglio comunale
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Mercoledì 25 Novembre 2015, 06:02
FERMO - Con la delibera approvata nell’ultimo Consiglio Comunale, i terreni di proprietà comunale della tenuta di Rocca Montevarmine diventeranno un'area modello di agricoltura biologica e sociale.

Sarà un luogo capace di tutelare l'ambiente e di creare opportunità di lavoro per giovani e disoccupati, di inserire persone svantaggiate del Comune di Fermo, di fornire prodotti sani per le mense scolastiche. “Un progetto che ha tutte le potenzialità per valorizzare turisticamente, in modo integrato con l'agricoltura biologica e l'agriturismo, la splendida Rocca oggi in degrado e l'intero territorio della Valdaso - spiegano Giulia Torresi di Altra Fermo, Massimo Rossi di Fermo Migliore e gli aderenti all'Associazione Casa Comune -. Con questa decisione il Consiglio Comunale ha dato seguito alla volontà espressa anche formalmente da decine di associazioni e centinaia di cittadini che avevano sottoscritto in occasione della festa della madre terra una petizione - primo firmatario Don Franco Monterubbianesi - per interrompere la vendita di beni pubblici e l'uso della chimica nell'agricoltura”.



Ora l'Amministrazione dovrà emettere un bando per individuare il soggetto, la cooperativa, al quale verrà affidato il progetto, attraverso un contratto di locazione della durata dai 15 ai 30 anni di tutti i terreni attualmente liberi. Anche gli attuali affittuari, come prevede la delibera, saranno coinvolti su obiettivi di graduale conversione verso un'agricoltura sostenibile, come condizione per il rinnovo dei loro contratti. “Si tratta di una decisione storica - continuano i consiglieri - che finalmente inverte la tendenza all'incuria e alla vendita, che aveva portato una proprietà pubblica di oltre 760 ettari agli attuali 600, e che ridà senso pieno alla volontà testamentaria. Noi consiglieri comunali, che sin dall'origine del nostro mandato abbiamo operato in questa direzione, riuscendo con un nostro emendamento a far stralciare da un piano delle vendite un'area di 22 ettari che insieme ad altre ora sarà valorizzata dal progetto, non possiamo che esprimere una grande soddisfazione ed un apprezzamento per la sensibilità dimostrata della maggioranza Consiliare e dell'amministrazione comunale che, seppure dopo una prima vendita operata nei mesi scorsi, riconosce ora l'importanza di intraprendere una strada orientata alla progettualità e non alla mera sopravvivenza".
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