Macerata, sì alla delibera Cassetta. Prg, funziona la strigliata del sindaco Parcaroli

Macerata, sì alla delibera Cassetta. Funziona la strigliata del sindaco Parcaroli
Macerata, sì alla delibera Cassetta. Funziona la strigliata del sindaco Parcaroli
di Luca Patrassi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Aprile 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:29

MACERATA Passano la delibera di variante al Prg e il regolamento per la gestione della biblioteca comunale Mozzi Borgetti. Ha dunque ottenuto l’effetto sperato il richiamo all’ordine fatto duramente alla maggioranza dal sindaco Sandro Parcaroli («se non passa la delibera Cassetta mi dimetto»). Le tensioni sembrano improvvisamente scomparse, sia per la pratica di via Panfilo che per la biblioteca. Si parte dall’Urbanistica. L’assessore Silvano Iommi cancella la proposta di ritiro della delibera alla luce del fatto che il sindaco ha annullato il suo emendamento. Si passa alla discussione delle tre osservazioni presentate e rigettate dall’amministrazione. 

Il dibattito

Il dem Ricotta sembra voler ironizzare sull’interesse pubblico della prima osservazione che riguarda un intervento che interessa un maceratese già candidato alle scorse elezioni comunali. La prima osservazione viene respinta e si apre la discussione su via Panfilo. Il consigliere Alberto Cicarè parla di una speculazione edilizia con la presunta falsa indicazione della messa a disposizione di 2500 metri quadrati di area verde. Anche la seconda osservazione viene respinta con 14 contrari e nove favorevoli. La terza osservazione è sulla linea della precedente, sempre per via Panfilo, e anche questa viene respinta con gli stessi numeri. Narciso Ricotta: «Una delibera apoteosi della incapacità di gestione di questa amministrazione. Non è urbanistica contrattata, è urbanistica asservita al privato». Alberto Cicarè: «Vorrei ricordare che il sindaco e l’assessore Renna sono andati in via Panfilo a rassicurare i residenti, ora con che faccia si ripresenteranno? Si è parlato di trasparenza, avete perso nei confronti di tutta la cittadinanza». Sabrina De Padova che ieri ha debuttato nel gruppo misto: «È stata una presa in giro, bisogna fare l’interesse pubblico e non quello del singolo privato». Roberto Spedaletti del M5S: «La delibera presenta una serie di criticità e di stranezze a iniziare dalla richiesta presentata per contrada Mozzavinci e per questo voteremo contro».

L’intervento

David Miliozzi di Macerata Insieme: «Qui manca la visione, si va in direzione contraria alle richieste della città».

Stefania Monteverde di Macerata Bene Comune: «Non si vede l’interesse pubblico, non c’è stato l’ascolto dei cittadini, non c’è stata chiarezza. Oggi il sindaco non parla, così come i consiglieri di maggioranza». Silenzio tombale dai banchi della maggioranza. Delibera approvata con 14 voti favorevoli. Dalla variante al Prg si passa al regolamento della biblioteca. Non c’è l’assessore direttamente interessata, quella Katiuscia Cassetta sostenuta con forza dal primo cittadino che ha minacciato le dimissioni in caso di bocciature. A presentare la delibera è l’assessore Marco Caldarelli: «Mi sento come Atlante, ho letto che l’approvazione di questa delibera rappresenta il mantenimento in vita di questa amministrazione e mi sento di tranquillizzare tutti. L’assessore di riferimento (Cassetta, ndr) purtroppo è a Venezia per un impegno istituzionale». Ad aprire la discussione è Monteverde: «Il regolamento non è solo materia tecnica, ha a che fare con la vita dei cittadini. Libero accesso gratuito alla conoscenza, questa è una biblioteca pubblica: il regolamento non parla di gratuità e questo va corretto, nulla deve essere a pagamento. Il personale deve essere dipendente e qualificato, selezionato con procedure di evidenza pubblica. La biblioteca non può esternalizzare i servizi di gestione». Emendamenti messi ai voti e respinti. Tirato in ballo dal consigliere dem Renato Perticarari, è intervenuto il capogruppo della Lega Aldo Alessandrini: «Sarei intervenuto comunque. Nel regolamento c’è scritto che la gestione può essere affidata all’esterno, può, non deve. Preferibilmente auspichiamo che rimanga pubblica, che il lavoro sia stabile e che magari si attivi una convenzione con Unimc». Il regolamento è stato approvato con 16 voti favorevoli e 10 contrari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA