ASCOLI - Uno portava sempre i calzetti rossi, l'altro indossava la tuta. Il consiglio comunale di Ascoli Piceno ha approvato all'unanimità una delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Carlo Mazzone, allenatore di calcio da anni residente nel capoluogo piceno con la sua famiglia. In realtà quella cittadinanza gliela conferì sul campo, con un intuito che solo i grandi hanno, il compianto presidentissimo Costantino Rozzi promuovendolo ad allenatore della prima squadrea dell'Ascoli: fu il primo ad affidargli una panchina tra il 1968 e il 1969, dopo che un grave infortunio aveva interrotto la sua carriera di calciatore.
L'intuizione di Rozzi
Carlo Mazzone cittadino ascolano. Anche se lo è da una vita nel cuore e nell'anima. Mazzone guidò il Picchio prima dalla serie C alla B e poi allo storico primo campionato di serie A che i bianconeri disputarono nella stagione '74-'75.
La cerimonia ufficiale
Al conferimento formale, avvenuto oggi, seguirà una cerimonia ufficiale. Parole di stima e di affetto nei confronti del sor Carletto, come tutti ad Ascoli lo chiamano, sono state espresse da tutti i gruppi del consiglio comunale, sottolineando in particolare che «insieme a Rozzi, Mazzone è stato uno dei più grandi testimonial della città».