PORTO SANT’ELPIDIO - Identificato l'uomo che sabato notte si era introdotto nel cortile di un’abitazione in via Tunisia scavalcando il cancello per rubare abbigliamento della Juve e una bicicletta. Aveva preso i panni dallo stendibiancheria uno per uno e li aveva passati al compare che lo aspettava fuori.
I due ladri si erano allontanati a piedi con il fagotto, avevano fatto tutto in una manciata di minuti tra le 2.20 e le 2.30, quindi si erano incamminati con duemila euro di valore in prodotti.
La ricostruzione
Giovedì sera è stata recuperata almeno la bicicletta, tornata al legittimo proprietario. Chi l’aveva rubata è uno straniero e non sarebbe nuovo a questo genere di furti. Trattandosi sempre di raid di poco conto è a piede libero, anche stavolta non è scattato l’arresto. I carabinieri gli hanno consegnato solo un foglio di via. Significa che è tenuto ad allontanarsi dal territorio italiano ma difficilmente lo farà. Resta uccel di bosco. Farebbe parte della cricca di giovani che vivono di espedienti, bivaccano in uno stabile abbandonato e ogni tanto si allontanano fino a Lido Tre Archi, poi tornano. Fondamentali per l’identificazione del giovanotto in questione sono state le telecamere che lo avevano ripreso bene in volto.
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Gli accertamenti
Dalle immagini un residente della zona lo ha riconosciuto e segnalato, ne è nato un inseguimento giovedì sera per le vie del centro e il fermo dei carabinieri.
Le zone
Si indaga su una banda di nordafricani che si sarebbe insediata in una casa abbandonata a Marina Picena. Si tratterebbe di un gruppetto di giovani nordafricani tra i 20 e i 30 anni che vivono di piccoli furti, denaro e beni di prima necessità, occupano case disabitate, violano appartamenti e tirano avanti come possono. Per loro è questione di sopravvivenza, per i residenti è allarme.