Il Comune minaccia
di chiudere l'Oasi

Il Comune minaccia di chiudere l'Oasi
2 Minuti di Lettura
Martedì 4 Marzo 2014, 06:07 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 12:31
PORTO SAN GIORGIO - Stretta finale nel contenzioso tra il Comune e i magazzini Gabrielli. L'ufficio commercio ha infatti ultimato i lavori di redazione di una seconda ordinanza di chiusura forzata se le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni commerciali rilasciate dall'ente non verranno rispettate dai privati entro 30 giorni. L'atto sarà notificato nelle prossime ore ai diretti interessati che avranno dunque un mese per adeguarsi ai dettami del Comune, pena la chiusura delle attività coinvolte nel braccio di ferro tra le parti, ossia il centro commerciale Oasi e il negozio Globo.



Con l'ordinanza definita in queste ore dagli uffici si scriverà, con ogni probabilità, un capitolo decisivo di una vicenda giudiziaria che parte da lontano e che ha già vissuto una puntata al tribunale amministrativo delle Marche. Sul finire del 2013 l'ente, infatti, ha appurato che le due attività commerciali all'ingresso sud della città, dopo aver rispettato inizialmente le prescrizioni comunali propedeutiche al rilascio delle autorizzazioni commerciali, non stavano più rispettando alcuni di quei dettami del Comune.



In termini pratici i parcheggi sotterranei dei due negozi e la relativa viabilità non erano più separati. Questo farebbe dell'Oasi e del Globo, per la burocrazia, un'unica superficie di grande distribuzione quando, invece, il Comune ha autorizzato due strutture commerciali di medie dimensioni. Ne è scaturita un'ordinanza dell'ente, lo scorso 19 novembre, con cui si è imposta la chiusura delle attività se queste non avessero regolarizzato i luoghi entro 30 giorni. La scadenza, però, non è stata rispettata dai privati che, di tutta risposta, hanno chiesto e ottenuto dal Tar, lo scorso 10 gennaio, una sospensiva dell'atto.



Ma la magistratura amministrativa ha anche disposto che i privati avrebbero dovuto adeguarsi alle prescrizioni del Comune "in un congruo termine o richiedere una variante". E visto che di varianti, al momento, sul tavolo dell'ufficio commercio non ce ne sono, il Comune, considerato trascorso quel "congruo termine", ha stilato una seconda ordinanza. Anche in questo caso i giorni dati al privato per mettersi in regola sono 30. E se dunque entro in primi di aprile l'Oasi e il Globo non sistemeranno parcheggi e viabilità, il Comune si troverebbe costretto a rendere operativa l'ordinanza con una chiusura forzata delle stesse. Gli uffici del settore commercio hanno ultimato ieri mattina la redazione dell'ordinanza dopo aver acquisito i pareri dell'ufficio tecnico e della polizia municipale sul mancato ripristino dei luoghi.



L'atto amministrativo sarebbe dovuto partire da via Vittorio Veneto alla volta dei magazzini Gabrielli già nella mattinata di ieri ma una lettera dei privati sopraggiunta in queste ore in Comune (e che, comunque, non stravolge la situazione) ha costretto i dipendenti dell'ente ad aggiornare il capitolo istruttorio dell'ordinanza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA