FERMO Natale e Capodanno, tutti a tavola nel Fermano, sulla costa e nell’entroterra sono scattate le prenotazioni per la vigilia, per il pranzo del 25 dicembre e per la notte più lunga dell’anno. Fervono i preparativi per salutare il 2023 e abbracciare il 2024 ma, alle attese e alle speranze, si aggiungono i timori sul futuro. L’anno che verrà si presenta tra luci e ombre per il mondo della ristorazione.
Si punta sulle famiglie perché, a quanto risulta, le aziende hanno drasticamente ridotto le grandi adunate con gli operai, si cerca ovunque di risparmiare.
Le proposte
A Porto Sant’Elpidio Piero De Santis, contitolare con il fratello Giuliano del Gambero e referente per la categoria in Confartigianato Fermo, dice che è presto per un bilancio, si possono fare solo ipotesi per il momento e un dato che emerge chiaramente è il calo dei pranzi e delle cene aziendali, un segno tangibile della crisi delle attività produttive. «Le prenotazioni arrivano – dice Piero De Santis – ma non c’è la corsa frenetica che registravamo l’anno scorso. Da evidenziare le drastiche riduzioni delle cene aziendali, in passato c’erano prenotazioni per 200/300, anche 400 persone. Ora questo è finito, in linea generale, parlando con i colleghi tutti fanno notare questo aspetto. Avremo un quadro più chiaro a metà mese» conclude De Santis. Il classico pranzo natalizio del Gambero è il menù di pesce, con specialità della casa e prezzi invariati rispetto all’anno scorso.
L’impegno
Nell’entroterra il ristorante Oscar e Amorina di Montegiorgio, aperto nel 1953, propone una sfiziosità. Matteo Conti dice che «a Natale faremo la passeggiata culinaria con l’angolo tipicità delle colline marchigiane, le prenotazioni stanno arrivando e stiamo preparando una specialità: la costina della manzetta con pilotto, allo spiedo. Sono quattro ore e mezza di cottura. Stanno arrivando le prenotazioni dall’entroterra e dalla costa, qualcuno da fuori Provincia, speriamo bene». A Capodanno se ne riparla, per ora la concentrazione è sul 25. Richard Abou Zaki, considerato il miglior chef under 30 d’Italia, ha vinto il premio “Creatività in cucina” a Milano quest’anno, insieme al socio Pierpaolo Ferracuti, e ha aperto due locali, a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio: Retroscena e Controluce. Entrambi pieni a Santo Stefano e Capodanno, chiusi a Natale. «Abbiamo il boom di prenotazioni» dice Zaki, pizza sfiziosa e curiosità da chef. Se per Capodanno quasi ovunque sono partite le prenotazioni, a Natale sono molti i ristoranti che puntano solo sull’asporto. C’è chi sceglie di stare chiuso. Come Carlo Nicolai, della Locanda del Palio a Fermo: «Siamo pieni in questi giorni ma dal 24 al 26 e dal 31 al 1° gennaio siamo chiusi perché anche noi ci meritiamo di passare il Natale in famiglia».
Le famiglie
E speriamo bene per le famiglie perché si profila la stangata, lo fa notare Gianluca Vecchi dell’hotel Lanterna di Porto San Giorgio, e presidente dell’associazione turistico-alberghiera del Fermano: «Sotto Natale diverse strutture sono chiuse ma dopo c’è il torneo sportivo e ci stiamo organizzando, ci sono tante richieste a Capodanno ma teniamo presente la situazione economica delle famiglie, le rate dei mutui sono raddoppiate nel 2023 e nel 2024 aumenteranno le bollette, con il libero mercato ci saranno meno controlli e la situazione peggiorerà».