Festività, tanti a tavola nei ristoranti del Fermano ma sono in frenata le cene aziendali

Festività, tanti a tavola nei ristoranti del Fermano ma sono in frenata le cene aziendali
di Sonia Amaolo
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Domenica 10 Dicembre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 12:11

FERMO Natale e Capodanno, tutti a tavola nel Fermano, sulla costa e nell’entroterra sono scattate le prenotazioni per la vigilia, per il pranzo del 25 dicembre e per la notte più lunga dell’anno. Fervono i preparativi per salutare il 2023 e abbracciare il 2024 ma, alle attese e alle speranze, si aggiungono i timori sul futuro. L’anno che verrà si presenta tra luci e ombre per il mondo della ristorazione.

Si punta sulle famiglie perché, a quanto risulta, le aziende hanno drasticamente ridotto le grandi adunate con gli operai, si cerca ovunque di risparmiare.

Ma le difficoltà, anziché togliere la creatività tra i fornelli, la aggiunge. Al momento del bisogno si cerca di fare meglio per accaparrarsi la clientela. E dunque si profila un’ampia scelta di golosità in cucina, si va dal più tradizionale dei capponi, alle sfiziose grigliate di pesce fino alla pizza stellata passando per le costine di manzo al girarrosto. Si accendono le luci e il gas ma non tutti i ristoranti sono aperti a Natale. 


Le proposte


A Porto Sant’Elpidio Piero De Santis, contitolare con il fratello Giuliano del Gambero e referente per la categoria in Confartigianato Fermo, dice che è presto per un bilancio, si possono fare solo ipotesi per il momento e un dato che emerge chiaramente è il calo dei pranzi e delle cene aziendali, un segno tangibile della crisi delle attività produttive. «Le prenotazioni arrivano – dice Piero De Santis – ma non c’è la corsa frenetica che registravamo l’anno scorso. Da evidenziare le drastiche riduzioni delle cene aziendali, in passato c’erano prenotazioni per 200/300, anche 400 persone. Ora questo è finito, in linea generale, parlando con i colleghi tutti fanno notare questo aspetto. Avremo un quadro più chiaro a metà mese» conclude De Santis. Il classico pranzo natalizio del Gambero è il menù di pesce, con specialità della casa e prezzi invariati rispetto all’anno scorso. 

L’impegno


Nell’entroterra il ristorante Oscar e Amorina di Montegiorgio, aperto nel 1953, propone una sfiziosità. Matteo Conti dice che «a Natale faremo la passeggiata culinaria con l’angolo tipicità delle colline marchigiane, le prenotazioni stanno arrivando e stiamo preparando una specialità: la costina della manzetta con pilotto, allo spiedo. Sono quattro ore e mezza di cottura. Stanno arrivando le prenotazioni dall’entroterra e dalla costa, qualcuno da fuori Provincia, speriamo bene». A Capodanno se ne riparla, per ora la concentrazione è sul 25. Richard Abou Zaki, considerato il miglior chef under 30 d’Italia, ha vinto il premio “Creatività in cucina” a Milano quest’anno, insieme al socio Pierpaolo Ferracuti, e ha aperto due locali, a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio: Retroscena e Controluce. Entrambi pieni a Santo Stefano e Capodanno, chiusi a Natale. «Abbiamo il boom di prenotazioni» dice Zaki, pizza sfiziosa e curiosità da chef. Se per Capodanno quasi ovunque sono partite le prenotazioni, a Natale sono molti i ristoranti che puntano solo sull’asporto. C’è chi sceglie di stare chiuso. Come Carlo Nicolai, della Locanda del Palio a Fermo: «Siamo pieni in questi giorni ma dal 24 al 26 e dal 31 al 1° gennaio siamo chiusi perché anche noi ci meritiamo di passare il Natale in famiglia».
Le famiglie
E speriamo bene per le famiglie perché si profila la stangata, lo fa notare Gianluca Vecchi dell’hotel Lanterna di Porto San Giorgio, e presidente dell’associazione turistico-alberghiera del Fermano: «Sotto Natale diverse strutture sono chiuse ma dopo c’è il torneo sportivo e ci stiamo organizzando, ci sono tante richieste a Capodanno ma teniamo presente la situazione economica delle famiglie, le rate dei mutui sono raddoppiate nel 2023 e nel 2024 aumenteranno le bollette, con il libero mercato ci saranno meno controlli e la situazione peggiorerà». 

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