Grandi chef e solidarietà in cucina
quattro cene-evento per Francesco

Grandi chef e solidarietà in cucina quattro cene-evento per Francesco
di Agnese Testadiferro
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Sabato 8 Settembre 2018, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 11:17
SIROLO - Il sogno di Francesco a portata di giovani chef. Borsa di studio per l’Accademia Niko Romito, promossa in onore e in ricordo di Francesco Tridenti. Con un regalo verso i nuovi talenti della cucina, Giorgio Tridenti, papà di Francesco, ricorda suo figlio scomparso il 26 dicembre 2017 in un incidente stradale alle porte di Spoleto.

«Quel giorno mio figlio Francesco si recava al lavoro a Montemerano, era la notte di Santo Stefano e alle 8.30 aveva appuntamento da Valeria Piccini, ristorante Da Caino, dove stava facendo tirocinio. Aveva 21 anni, un mese e un giorno. Sin da bambino era stato un grande lavoratore, una grande passione accompagnata ad un’ottima capacità sia in sala sia in cucina. Da quest’anno sarebbe stato lo chef della Locanda Rocco. Era instancabile, faceva esperienze fuori quando il nostro ristorante stagionale era chiuso. È nato al ristorante – ricorda Giorgio Tridenti, titolare della Locanda Rocco di Sirolo – stava sempre lì. In sala ha cominciato a girare quando neanche arrivava all’altezza dei tavoli. All’età di 11 anni la sua prima stagione come cameriere».

La bellezza di Francesco è sempre stata la solarità, «sin da piccolo sapeva approcciarsi con persone di età diverse, aveva, per tutti, la battuta sempre pronta. Era predisposto al rapporto con gli altri, e il suo saluto lo aveva sia in arabo con il marocchino sia in russo con i russi». Ecco che per lui oggi ci sono chef stellati e cantine protagonisti di quattro serate culinarie alla Locanda Rocco di Sirolo per il primo step del progetto “Sognare per Francesco” che prevede la raccolta fondi per una borsa di studio alla prestigiosa scuola di alta formazione dello chef tre stelle Michelin Niko Romito. «Ammirava lo chef Romito e lo seguiva attraverso una loro maestra comune, la chef Piccini– prosegue Giorgio Tridenti – Tutti gli chef coinvolti in prima persona nel progetto hanno un forte legame con mio figlio. Vincenzo Cammerucci è stato il suo primo maestro tra i fornelli. E poi ci sono le sue fonti di ispirazione: Karl e Hansi Baumgartner, dai quali avrebbe fatto la sua prossima esperienza, e il giovane Riccardo Camanini».
Il ricavato delle cene stellate andrà in beneficenza per una borsa di studio ad un ragazzo meritevole, bisognoso e promettente: dopo un anno all’Accademia, «ci sarà un anno di lavoro da me alla Locanda Rocco». L’idea alla base di tutto è quella di portare avanti l’attività di Francesco, in suo nome, dando la possibilità ai ragazzi della sua età di mettersi all’opera. Un grazie, «per la vicinanza a questo progetto va a Daria Kalina, Silvana Forte de “Le due terre”, agli chef delle serate, al nostro chef Massimo Moretti». Se Francesco oggi fosse qui avrebbe «consigliato ai suoi coetanei con la stessa passione di fare esperienze in posti interessanti, ovunque».
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