Tre Archi di Fermo al setaccio, in 150 al maxi blitz interforze nei covi dei pusher: sequestrati anche 15 cani molossi

Tre Archi di Fermo al setaccio, in 150 al maxi blitz interforze nei covi dei pusher: sequestrati anche 15 cani
Tre Archi di Fermo al setaccio, in 150 al maxi blitz interforze nei covi dei pusher: sequestrati anche 15 cani
di Sonia Amaolo
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Sabato 4 Febbraio 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 15:05

FERMO - Maxi blitz a Lido Tre Archi, al setaccio sette appartamenti a partire da ieri all’alba. Un dispiegamento di forze da record nel quartiere multietnico della costa nord fermana che d’estate si riempie di turisti con la seconda casa ma d’inverno resta la tana preferita dalla malavita.

I controlli sono tanti, idem i lavori avviati per riportarlo alla normalità. Ma i problemi restano. E alle 5 di mattina ben 150 agenti delle forze dell’ordine, in borghese e in divisa, hanno fatto irruzione nei covi dello spaccio e nei locali occupati abusivamente, dove i residenti segnalavano da tempo la presenza di soggetti pericolosi. Sono stati sorpresi numerosi giovani stranieri clandestini con cani molossi, come quelli che nelle ultime settimane hanno seminato il panico nel quartiere, aggredito diverse persone, alcune finite all’ospedale.

I protagonisti

L’operazione ha visto impegnate le forze di polizia, in collaborazione con il Comune di Fermo, la polizia municipale, il comando provinciale dei vigili del fuoco, l’Azienda sanitaria e la Croce Azzurra di Porto San Giorgio.

Sono stati sgomberati i locali occupati abusivamente, utilizzati anche dai pusher. Sono stati accompagnati in Questura e in caserma sia presunti spacciatori che altri malviventi e sono stati sequestrati 15 cani molossi, di cui molti rottweiler, animali che vengono utilizzati anche come armi di difesa. E chissà cos’altro. Altre perquisizioni, su delega dell’autorità giudiziaria, si sono svolte a Ripatransone, nell’Ascolano, dov’era stata soccorsa nei giorni scorsi la donna morsa da due rottweiler di proprietà di uno straniero residente a Tre Archi.

Lo studio

Il blitz è stato fortemente voluto dal prefetto Michele Rocchegiani, pianificato a lungo dal Comitato per l’ordine e la sicurezza con diverse riunioni, anche alla presenza della magistratura. C’è stata una sinergia d’intenti dietro il coordinamento del questore Rosa Romano. Presenti i vertici di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, vale a dire Gino Domenico Troiani, Massimiliano Bolognese e Marco Lambruschi. In azione il Reparto mobile della polizia e gli addestratori di cani. Niente è stato lasciato al caso. Gli operatori sanitari hanno soccorso due ragazzi in stato di semi incoscienza. C’è stata una strategia mirata delle forze dell’ordine per arrivare al risultato. Erano partiti già nei giorni scorsi i controlli speciali nella vicina Porto Sant’Elpidio. Ormai gli spostamenti dei clan sono monitorati: sono bande che fanno la spola da un Comune all’altro della costa.

La riviera

Le divise hanno studiato il territorio e gli spostamenti sono andate a colpo sicuro: non potevano fallire, dovevano mandare un messaggio chiaro e inequivocabile. Non si possono trascurare gli ultimi fatti di cronaca, fra cui la scoperta a fine gennaio dell’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono stati arrestati tre tunisini nell’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Ancona e non si escludono collegamenti con l’Isis.

La rete

Dalla Digos di Roma fino a Macerata passando per Ancona e Fermo queste operazioni si inquadrano nel solco degli ultimi blitz che hanno portato alla scoperta della rete per i clandestini. In questo caso la magistratura ha stretto i riflettori su 18 persone indagate.

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