Steat, debiti per oltre 8 milioni: la società dei trasporti di Fermo vende il deposito Santa Lucia e il parco

Steat, debiti per oltre 8 milioni: la società dei trasporti di Fermo vende il deposito Santa Lucia e il parco
Steat, debiti per oltre 8 milioni: la società dei trasporti di Fermo vende il deposito Santa Lucia e il parco
di Chiara Morini
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Martedì 4 Aprile 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 16:11

FERMO - «Abbiamo ereditato una situazione difficile: fino a oggi si diceva che la società andava a gonfie vele ma non è così». Si è espresso in questi termini il presidente della Steat, Remigio Ceroni, che guida la società dallo scorso mese di luglio. E annuncia la vendita dell’ex stazione di Santa Lucia e del parco di Monte Cacciù.

«Su 9 milioni di euro di fatturato – ha esordito il presidente della società – lo scorso luglio abbiamo trovato 8,2 milioni di debiti di cui 7 milioni e 747mila euro di indebitamento bancario e 450mila euro di leasing».

A questo si devono aggiungere gli interessi.


Il peso


I prestiti costano e, ha detto Ceroni, nel 2022 «abbiamo pagato 153mila euro solo di interessi. È aumentato il costo del personale, dal 2021 al 2022, con un incremento di 286mila euro. Ci manca un’area adeguata da adibire a deposito: ne serve una idonea a contenere i 115 mezzi della società, e magari anche un’officina». Meccanici che possano provvedere alle riparazioni ed evitare di dover spostare i mezzi ogni volta. «C’è poi la nota dolente – prosegue – dell’aumento dei costi di carburante e degli automezzi vetusti, da sostituire e non è facile, perché per la consegna i tempi vanno dagli 8 ai 10 mesi. Ovviamente non si poteva prevedere la pandemia e il calo di utenza che c’è stato: ancora non siamo ai livelli pre-Covid». A questo si aggiunga che le Marche hanno la fetta minore nella ripartizione del fondo nazionale trasporti per abitante: sono circa 71,06 gli euro pro capite nella nostra regione e l’Emilia Romagna, appena un gradino in più in questa graduatoria, ha 10 euro di più.

«Abbiamo rappresentato la situazione in Regione – dice – e il presidente e gli assessori hanno dato la propria disponibilità ad impegnarsi per tutto il tpl della regione. Ma analizzando i km totali di servizio per ogni abitante e residente sono solo 18,6 quelli del Fermano a fronte di cifre tra il 26 e il 27 nelle altre province». In questo scenario sono stati fatti degli investimenti: 7 milioni e 184 mila euro con un contributo di 4 milioni e 944mila dalla Regione. «Sono 59 i mezzi acquistati – spiega Ceroni – 44 autobus di tpl, 8 scuolabus, 7 mezzi a noleggio con autisti. Pur con le difficoltà abbiamo messo al primo posto la sicurezza».


Il confronto


Ma Ceroni va oltre e analizza alcune questioni della passata gestione. «Non si comprende – specifica – la scelta dell’acquisto della Santa Lucia. Valeva 600mila euro, si doveva trattare con il Demanio ed eventualmente usare il contenzioso, ma invece s’è fatto un mutuo con tanto di ipoteca, ed è pure poco utile alla società. Vogliamo venderla, vedremo cosa farà il consiglio comunale in termini di variante. Abbiamo trovato una nuova area, e vedremo anche se si potrà fare un aumento di capitale». Ma c’è un altro bene che pesa sul bilancio, il parco di Monte Cacciù che, ricorda Ceroni, «ci ha lasciato la Provincia di Ascoli, vale 900mila euro. La vendita può rilasciare un valore effettivo, risorse iscrivibili al bilancio che noi vogliamo sia trasparente. Iscriveremo la somma che ricaveremo».

Ceroni ci prova, e su un’altra questione, quella dell’immobile-deposito di Porto Sant’Elpidio, ancora non si esprime. «Quello è un investimento di un milione e 200mila – ricorda – ma su cosa farne siamo ancora in fase di riflessione». Infine il personale: «Lavora bene, abbiamo ereditato 1700 ore di ferie che contiamo di azzerare il prima possibile. Cerchiamo autisti e meccanici. E un’altra cosa che non può esserci nelle voci di bilancio, sono i 626mila euro di incentivi all’esodo».

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