Fermo, la denuncia di Donati
"La Provincia rischia il default"

Giuseppe Donati
Giuseppe Donati
3 Minuti di Lettura
Domenica 12 Luglio 2015, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 17:02
FERMO - ​Il rischio è di essere arrivati ai titoli di coda per la sopravvivenza dei servizi erogati dall’ente Provincia di Fermo è fortissimo. Il tempo è scaduto. Così in una lettera-denuncia il segretario della Cisl Giuseppe Donati. "Una riforma sbagliata, asticciata, disarticolata nelle fonti normative, messa in campo dal Governo Renzi ha portato sull’orlo del baratro le Province italiane senza avere alcuna cura di salvaguardare nemmeno le funzioni fondamentali delle stesse. Nelle Marche, la Regione ha approvato una legge di riforma delle province ma si è limitata a tracciare la cornice senza affrontare il cuore del problema e cioè il reperimento e lo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie a salvaguardare servizi e posti di lavoro. Ormai le chiacchere stanno a zero perchè il problema è esclusivamente economico. La Provincia di Fermo è allo stremo. Nel prossimo mese di settembre saranno a rischio i servizi legati all’apertura dell’anno scolastico. Infatti, tutta l’edilizia scolastica, il sistema di riscaldamento delle scuole ecc. sono garantiti dal personale della provincia. La Cisl Fp più volte ed in diversi momenti ha cercato di far capire ai cittadini fermani, soprattutto a quelli che molto semplicisticamente e demagogicamente si auguravano il taglio della provincia, che il risparmio effettivo portato dalla soppressione degli enti provinciali era insignificante mentre i danni della riforma disastrosa del Governo sarebbero ricaduti su famiglie e lavoratori. I servizi a rischio sono molti ed al momento la Regione - continua Donati - non è nella condizione di assorbire completamente le funzioni non fondamentali ed il personale collegato perché i tagli abbattutisi sugli enti locali non hanno evitato ruberie e corruzione ma hanno invece ridotto drammaticamente le risorse per i servizi ai cittadini e al sociale". La Cisl Fp ritiene urgente, oltre che dare il via ai lavori del tavolo territoriale, "un intervento ed una convocazione delle parti sociali da parte del neo assessore Cesetti per affrontare le criticità finanziarie che a breve colpiranno i cittadini ed il personale delle Province. I soldi per pagare i servizi fondamentali e stipendi non ci saranno più. Figurarsi se la Provincia potrà ancora garantire le retribuzioni del personale delle funzioni dichiarate non fondamentali quindi da trasferire alla Regione. Nonostante ciò, è da condannare fermamente l’atteggiamento semplicistico di quei dirigenti che altro non sanno proporre che la dichiarazione di esubero per una percentuale di personale ben superiore a quella prevista dalla stessa legge nazionale pur di chiudere, solo temporaneamente, il bilancio. Sono a rischio più di cento posti di lavoro. I primi a dovere essere scaricati dovrebbero essere i dirigenti perché chi garantisce i servizi ai cittadini non sono certo loro. Deve essere chiaro a tutti, che il bilancio della provincia di Fermo, prima dei tagli indiscriminati del Governo, nonostante le difficoltà economiche, era sano e assolutamente in grado di coprire tutti i servizi. Oggi, dopo il mancato trasferimento di un milione di euro da parte dello Stato alle Province, ci si avvia mestamente e tristemente verso un default indotto e procurato da una politica insipiente capace di tagliare i servizi ma non di colpire i corrotti e corruttori che vivono grazie ad essa. Il fermano rischia in pochi anni di subire la desertificazione degli Enti Pubblici. Rischiano oltre alla Provincia anche la Prefettura, la Camera di Commercio, il Tribunale. La sanità ha già subito la beffa del mancato nuovo ospedale. Non sarà, con buona pace dei soliti disfattisti, un bene o un guadagno, anzi. Per tutto il territorio sarà la sconfitta della politica locale e regionale incapaci di salvaguardare i servizi di prossimità ai cittadini e alle imprese fermani".

© RIPRODUZIONE RISERVATA