Il Palio ora cavalca anche in Lombardia: vetrina a Legnano per la rievocazione dei fermani

Il Palio ora cavalca anche in Lombardia: vetrina a Legnano per la rievocazione dei fermani
Il Palio ora cavalca anche in Lombardia: vetrina a Legnano per la rievocazione dei fermani
di Chiara Morini
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Martedì 28 Settembre 2021, 08:10

FERMO - Fermo e Legnano, da domenica scorsa, sono unite nel segno del Palio e della cultura, del lavoro e del sociale. Un legame che ha preso il via tra le due città durante un evento culturale e sociale svoltosi nella Sala degli stemmi del palazzo comunale legnanese. Il sindaco Lorenzo Radice e il suo assessore alla Cultura con delega al Palio, Guido Bragato, hanno accolto il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro e il regista della Cavalcata, Adolfo Leoni.

«Legnano città sociale è molto contenta di questa collaborazione con Fermo – le parole del sindaco lombardo -. Sono uniti qui aspetti come cultura, lavoro e sociale, principi inscindibili e assolutamente connessi fra di loro. Sono lieto che trovino concretezza in questa prospettiva di percorsi e promozioni da fare insieme».

Caratteristiche, quelle della cultura e del sociale, che sono elementi importanti nella Cavalcata dell’Assunta. Lo ha ricordato Calcinaro parlando di «prezioso scambio di prassi. Il confronto è importante, la Cavalcata è il cuore della nostra città, fatto culturale, ma anche sociale». Sociale perché le contrade aggregano e sono anche punto di riferimento per ragazzi e giovani. Ecco perché Calcinaro è convinto che Fermo e Legnano debbano «collaborare, proprio per una maggiore promozione turistica, nel nome del Palio e nel nome della Cavalcata».

«Il concetto di un popolo è espresso da artigiani, pescatori, bambini, autorità, in cammino per raggiungere una meta e costruire un mondo nuovo – ha detto Leoni –.

Il Palio non è una semplice corsa di cavalli, ma un fatto aggregante». L’ha ricordato citando e partendo dalla tovaglia ricamata dalle Benedettine e dal Paliotto. Il Palio di Legnano, invece, è stato descritto dai Magistrati del Palio, e dallo stesso sindaco Radice, Supremo Magistrato del Palio lombardo. Insieme a loro anche il Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade, Giuseppe La Rocca. Oltre ai due Palii, era presente anche la Cooperativa La Mano.


«Questo scambio rientra nel progetto denominato “La cultura a portata di mano”, che vuole un gemellaggio della cooperativa stessa con il territorio dei Monti Sibillini, sostenuto dalla Fondazione Ticino Olona attraverso il bando “Arte, Cultura e Ambiente 2020”» ha ricordato la presidente Amabilia Capocasa. Immancabile al termine di quello che può benissimo considerarsi come un gemellaggio, uno scambio reciproco di pubblicazioni e stampe sui due Palii e l’impegno ad avviare nuove collaborazioni. Al termine tutti hanno preso parte alla cerimonia di traslazione della Croce dalla Basilica di San Magno alla Chiesa dei Santi Martiri.

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