Il cameriere monturanese tifosissimo di Djokovic: «Prossima tappa a Torino, sogno gli Australian Open»

Vojislav “Vojo” Ilic con Novak Djokovic
Vojislav “Vojo” Ilic con Novak Djokovic
di Massimiliano Viti
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Martedì 1 Agosto 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 07:43

 MONTE URANO - Una pallina da tennis regalatagli da Novak Djokovic dopo l’allenamento ma soprattutto la maglietta indossata dal campione serbo nella sfida vinta contro Andrey Rublev ai quarti di finale del torneo londinese. Questo è il bottino di Wimbledon 2023 di Vojislav “Vojo” Ilic, il cameriere monturanese che segue il tennista serbo da 18 anni.

Ed è ormai considerato uno dei maggiori sostenitori al mondo di Djokovic.

Vojo fa parte del Nole fan. Ogni componente del gruppo indossa una t-shirt con una lettera del nome del tennista e a Vojo tocca sempre quella con la lettera “L”. Prossima tappa le ATP Finals di Torino a metà novembre, con il sogno di racimolare i soldi per potersi permettere la trasferta a Melbourne a gennaio per gli Australian Open.

«Ho dormito in tenda per due giorni per avere la possibilità di entrare al campo centrale di Wimbledon. Perché vendono i biglietti ai primi 50. Così ho speso 300 sterline ma il giorno dell’incontro lo stesso biglietto ne costava 4.000. Poi ci sono state altre 6 ore di coda per poter entrare. Le disposizioni britanniche sono molto rigide» racconta Vojo che, durante le partite di Djokovic, è stato inquadrato spesso dalle televisioni presenti. Vojo è ormai un personaggio nel mondo del tennis.

È stato intervistato più volte dalle tv serbe e ha una cerchia di conoscenze che cercano di facilitare la sua presenza agli incontri di Djokovic. Vojo ha due sogni: ricevere in regalo una racchetta dal suo idolo e volare a Melbourne a gennaio per gli Australian Open. Non ha molto tempo per coronarli. Nole ha ormai 36 anni e l’età del ritiro dai campi si avvicina sempre di più. Prossima tappa sarà a Torino a novembre: «Credo starò nel capoluogo piemontese una settimana. Ne vedrete delle belle» afferma Vojo.

«Le partite che mi hanno fatto più emozionare? Ho pianto di tristezza nel 2015 quando Nole è stato sconfitto in finale al Roland Garros da Stan Wawrinka. E ho pianto di gioia l’anno successivo quando Djokovic è riuscito a vincere il torneo parigino per la prima volta» replica Vojo che rende più umano il campionissimo serbo: «Djokovic ha costruito scuole e strutture sportive in Serbia».

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