Crollo del muro del Terminal
Il Comune ora vuole vederci chiaro

Crollo del muro del Terminal Il Comune ora vuole vederci chiaro
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Venerdì 7 Novembre 2014, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 17:43
FERMO - Il Terminal che crolla è come un rebus, ora bisogna vederci prima di tutto chiaro.

Conclusi i primi lavori per la messa in sicurezza della scalinata, definitiva riapertura dell’altro passaggio pedonale sul lato opposto del Terminal e successiva verifica, con la chiamata in causa di impresa, direttore dei lavori e progettista, per ricostruire quanto avvenuto e accertare eventuali responsabilità. Una casualità? C’è un “difetto di fabbrica”? Il Comune può procedere solo con la messa in sicurezza, aspettando questo ulteriore approfondimento prima di mandare la pratica in archivio. Ieri sul posto il personale dell’Ufficio tecnico.



Sono le novità in merito al crollo avvenuto nei giorni scorsi all’altezza della scalinata che dal Terminal sale verso via delle Mura. “Un primo intervento - rimarca l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Montanini - che compete all’Ufficio tecnico. Ma il Comune non può prescindere dalla notifica ai diretti interessati di quanto avvenuto, riservandosi eventuali procedimenti legali.



Sulle cause relative a un’eventuale infiltrazione d’acqua io andrei cauto. E’ stato effettuato un sopralluogo, ma i risultati debbono essere ufficializzati. E’ ancora valida la polizza fideiussoria risalente all’epoca dei lavori, visto che il collaudo amministrativo deve essere effettuato”. I lavori erano stati realizzati dall’impresa Cem di Lanciano, in Abruzzo.



Montanini precisa che il collaudo amministrativo non va confuso con quello statico, legato all’aspetto strutturale dell’opera. Si tratta di una verifica tecnico-contabile. Questo inatteso crollo rischia di allungarne i tempi ma non ha nulla a che vedere con la sicurezza del muro.



Discorso diverso per l’attracco meccanizzato. “La paratia in legno che si trova sulla scalinata - sottolinea l’assessore - rappresenta il futuro alloggiamento dell’ascensore e, in questo caso, posso assicurare che i tempi saranno rispettati.



L’aggiudicazione è in corso, completata questa fase, e parliamo di un mese, un mese e mezzo al massimo, si andrà alla realizzazione del collegamento fra Terminal e via delle Mura, uno dei tre tronconi in cui è divisa l’opera”. Che, una volta finita, unirà il Terminal a piazzale Carducci, garantendo un collegamento rapido fra i parcheggi e il centro storico.



Fermo lo aspetta da decenni. Si tratta di uno dei lavori più attesi per il rilancio del salotto cittadino, legato a filo doppio anche ai continui appelli dei commercianti per promuovere il centro. Per l’attracco meccanizzato, il timore che il crollo dei giorni scorsi possa influire sui tempi dei lavori appare infondato.



“A livello contrattuale - dice sempre l’assessore Montanini - l’intera opera deve essere consegnata entro la fine del 2015. E, almeno finora, non ci sono motivi perché ciò non avvenga”. Il primo troncone dell’opera è rappresentato dall’ascensore che va dal Terminal all’alloggiamento già realizzato in via delle Mura, il secondo dalle scale mobili che da qui salgono verso via Sant’Anna, il terzo dalle altre scale mobili per piazzale Carducci.



Le scale mobili si potranno utilizzare anche facendo il primo tratto non con l’ascensore ma con le scalinate preesistenti. Con quest’opera si dovrebbero concludere i lavori per dotare il centro di adeguati collegamenti con i posti auto. Accanto a essa l’ascensore inclinato di viale Ciccolungo e quello all’Astoria. Oltre allo storico ascensore che va da piazzale Carducci a piazzale Azzolino.



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