"Flash sales": le vendite lampo boccate d'ossigeno per il calzaturiero

Porto Sant'Elpidio, "Flash sales": le vendite lampo boccate d'ossigeno per il calzaturiero
Porto Sant'Elpidio, "Flash sales": le vendite lampo boccate d'ossigeno per il calzaturiero
di Massimiliano Viti
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Martedì 23 Giugno 2020, 10:32

PORTO SANT’ELPIDIO - Alzi la mano chi ha sentito parlare di flash sales. Sono le vendite lampo: di solito prodotti della passata stagione offerti a un prezzo conveniente per un determinato numero di giorni su portali specializzati. Venti anni fa le flash sales non esistevano ma la trasformazione digitale della società ha aperto anche nuove possibilità di lavoro nell’ambito del settore calzaturiero. E oggi più che mai le flash sales sono di attualità perché rappresentano, insieme all’outlet, il canale di vendita per smaltire l’eccesso di prodotti invenduti.

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In Italia si contano sul palmo di una mano le aziende specializzate in questo particolare settore e una di queste si trova a Porto Sant’Elpidio, si chiama Brandup ed è guidata dal ceo Riccardo Luciani. Da 5 anni l’azienda si occupa di flash sales attraverso un sistema multichannel con stock centralizzato.
 
A livello di massima Brandup acquista stock di scarpe da vari brand con cui collabora (Liu Jo, Patrizia Pepe, Laura Biagiotti ed altri anche locali) per poi rivenderli sui siti specializzati in flash sales (Showroomprive, Privalia, Veepee ed altri) e Yoox. Il suo punto di forza è la capacità di individuare la migliore combinazione possibile tra il marchio e la sua strategia, il portale, il prezzo, il periodo di vendita e altri fattori. L’azienda si occupa anche di logistica. La sua attività si svolge su due sedi (Porto Sant’Elpidio e Morrovalle) per complessivi 4.000 metri quadrati. Brandup è cresciuta moltissimo nelle ultime stagioni. Nel 2019 il suo giro d’affari è salito del 40% rispetto al 2018 e quest’anno prevede di replicare la stessa crescita. «E nel 2021 ci saranno ancora molte opportunità di sviluppo con la gestione dell’invenduto 2020» afferma Riccardo Luciani che spiega il perché tutti vogliono entrare nel circuito delle flash sales: «Oggi i brand incontrano moltissima difficoltà a vendere i prodotti estivi nel retail fisico e online, anche praticando sconti. E credo che se non hanno outlet o non sono già attivi con le flash sales faranno difficoltà a smaltire lo stock. Ecco perché in questo periodo ci stanno cercando molti brand ma siamo molto attenti a valutare nuovi inserimenti. Sposiamo solo progetti continuativi e interessanti».
Il retail
Uno dei punti di forza delle flash sales è che non intaccano la gestione digitale e fisica del retail come invece accade se l’invenduto viene piazzato dallo stockista di turno. Quindi per un marchio che vuole smaltire il magazzino è sufficiente rivolgersi alle flash sales per eliminare il problema? «No. Prima di tutto se non è un marchio molto conosciuto e diffuso, l’opportunità delle flash sales gli viene preclusa, con un mercato che esiste da 20 anni ed è ormai piuttosto saturo. Inoltre vendere attraverso le flash sales significa intaccare la marginalità» conclude Luciani.

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