I sindaci per l’arretramento dell’A14, Acquaroli: «Basta con l’immobilismo». Il direttore del ministero assicura: «I fondi ci sono»

L'incontro a Porto San Giorgio sull'arretramento dell'A14
L'incontro a Porto San Giorgio sull'arretramento dell'A14
di L'INCONTRO
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 06:50

PORTO SAN GIORGIO - Una soluzione per l'A14 che tenga conto della sostenibilità sia sulla costa che nelle aree interne: è questo lo scopo del convegno “Arretrare l’autostrada per lo sviluppo sostenibile del territorio”. Organizzato ieri nel teatro di Porto San Giorgio dalla Fondazione San Giacomo della Marca, ha visto la partecipazione del presidente della Regione Francesco Acquaroli, dei sindaci di Porto San Giorgio, Nicola Loira, di Servigliano, Marco Rotoni, di Comunanza, Alvaro Cesaroni.

«Siamo qui – ha detto il presidente della Fondazione Massimo Valentini – per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo del territorio, che presenta una ferrovia e una statale vecchie di 100 anni, un’autostrada di più di 50 anni. Un arretramento autostradale porterebbe ad avere il vecchio tracciato come superstrada, e la statale come una normale strada di scorrimento urbano». Secondo Loira, quello che bisogna fare è «una valutazione strategica che abbia lungimiranza, capire, cioè, come recuperare il gap infrastrutturale, che tocca anche la connessione viaria tra l’interno e la costa e viceversa».


La questione ambientale
Quanto alla questione ambientale, «ci tengo a sottolineare - ha affermato sempre Loira - che anche la ferrovia passa tra le case e i giardini storici».

Si tratta quindi di capire quanto un nuovo tracciato possa soddisfare le esigenze del territorio. «Dovrebbe ricalcare quello della Mezzina - ha detto il sindaco di Servigliano Marco Rotoni  - sarebbe utile per accelerare l’avvicinamento dei cittadini ai servizi, anche con i futuri ospedali di Amandola e Campiglione».

Un nuovo tracciato vorrebbe dire anche nuovi caselli. «Noi – ha rimarcato Cesaroni – prendiamo l’autostrada a Pedaso. Se ci fosse un arretramento probabilmente ci fermeremmo prima, arrivando solo a Valmir». Distanze a parte, l’invito del sindaco di Comunanza è quello di «fare un’autostrada nuova abbinando l’alta velocità, che però sulla costa non potrà mai arrivare: lì i treni non possono andare a 200 all’ora». Categorico è anche il presidente Ance Marche, Stefano Violoni, che ha ribadito come «qualunque cosa si pensa di fare, va fatta presto. E soprattutto va collegata la costa con il resto del territorio». Il progetto che si pensa di fare è aperto a raccogliere le istanze del territorio, ha ricordato Felice Morisco, direttore strade e autostrade del ministero: «Gli interventi sulle autostrade hanno procedure molto lunghe, i fondi ci sono e i tempi per capire cosa fare pure». 

Il governatore
«Le Marche – ha concluso Acquaroli – non possono più permettersi un immobilismo. A14 e ferrovie sono temi che vanno affrontati fra Ministero e Regioni. Al momento mi preoccupa che per l’alta velocità vogliano installare barriere fonoassorbenti  per noi inaccettabili, perché impattanti per il territorio. Chiedo chiarezza sui fondi al Ministero, perché dopo un tratto di pedemontana da Belforte verso Amandola, poi ci sarebbe anche la Monti-Mare. Vorrei sottolineare come la p>edemontana sia una spina dorsale importante per tutto il centro Italia, non solo per le Marche».

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