GUIDONIA - Sei colpi di pistola sparati da due auto contro un gruppo di ragazzi al bar in pieno giorno, il panico generale e la gente in fuga. La sparatoria al Green Bar a Guidonia Montecelio (Roma) dello scorso 30 agosto non fece né vittime né feriti, ma lasciò sotto choc la popolazione del quartiere. Oggi i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli hanno arrestato per i fatti due uomini di 46 e 23 anni, padre e figlio, entrambi gravemente indiziati. L'accusa è di tentato omicidio. Secondo le ricostruzioni della procura infatti chi sparò aveva intenzione di uccidere. Per loro il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli ha disposto la custdia cautelare in carcere.
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Sparatoria a Guidonia, chi sono gli arrestati
I due uomini arrestati questa mattina all'alba sono padre e figlio, orginari di Napoli e risiedono nel quartiere di Colle Fiorito. Entrambi erano già noti alle forze dell'ordine. L'accusa è di tentato omicidio porto e detenzione illegale di arma da sparo. Secondo la ricostruzione della procura di Tivoli i due uomini avrebbero pianificato in maniera dettagliata l'azione.
“L'’uso di un’arma da fuoco in un esercizio pubblico, il gran numero di persone che potevano essere incidentalmente attinte dai proiettili vaganti, la spregiudicatezza dell’azione mossa in una calda serata estiva, non poteva che richiedere una adeguata risposta dello Stato” si legge in una nota a firma del Procuratore Capo della Repubblica di Tivoli Francesco Menditto.
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Le indagini e il video delle telecamere
La complessa indagine dei Carabinieri della Compagnia di Tivoli è partita dal'analisi delle telecamere di sorveglianza che mostrano due auto circolare davanti al bar nel momento in cui vengono esplosi i colpi: una mercedes nera e una punto grigia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due uomini indiziati hanno utilizzato le auto di proprietà per compiere il gesto. Nei video delle telecamere del locale, si vedono gli attimi di terrore nel momento dei colpi: un gruppo di persone dalla veranda esterna scappa a rifugiarsi all'interno del locale. C'è anche un uomo che si butta terra tra i tavolini e striscia verso la porta di ingresso del locale.
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I colpi sparati per uccidere
Nel primo sopralluogo effettuato congiuntamente dalla Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli e dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Frascati era emerso che i colpi esplosi erano stati sei. Lo scopo dell'azione sarebbe stato uccidere e non solo intimidire. Le conferme sono arrivata anche dai Carabinieri della Sezione balistica del RIS di Roma che sono riusciti a ricostruire le traiettorie dei sei proiettili che non sono giunti a destinazione.
Il movente ipotizzato è il traffico di droga
Per gli investigatori il movente dell'agguato è il traffico di droga. Durante le indagini è emerso che poche ore prima della sparatoria, uno dei due indiziati abbia avuto un’animata discussione con alcuni dei bersagli dell'agguato. Inoltre, uno dei destinatari dei colpi, un 38enne di Villalba di Guidonia, è risultato in possesso di sostanze stupefacenti già nel momento della sparatoria ed era stato arrestato sul posto. La perquisizione presso la sua abitazione aveva rilevato un etto di cocaina in 9 involucri.
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