La gestione
Sotto la scuola Marchegiani insistono 70 stalli gestiti dalla Multiservizi che verrebbero affittati ad altrettanti privati e 60 del Comune che verrebbero messi a pagamento per i residenti e per coloro che si trovano a dover lasciare la propria auto per raggiungere il vecchio incasato. Gli abitanti della zona potrebbero sfruttare l’abbonamento annuale che posseggono, legato alla Zona a traffico limitato sempre se non viene soppressa. Per attuare queste modifiche si andrebbe a stilare una convenzione tra il Comune e l’impresa Cifrin srl titolare del parcheggio. Di questo si è parlato nella riunione di venerdì sera che ha visto impegnata la coalizione Spazzafumo. Così come l’introduzione del senso unico nel tratto che va dall’uscita del parcheggio fino a via 27 Novembre, segmento che attualmente è a doppio senso. Quindi un’ulteriore variazione alla viabilità del Paese alto.
L’obiettivo
L’obiettivo sarebbe quello di eliminare la Zona a traffico limitato e procedere con la pedonalizzazione delle piazze Piacentini, Dante e Sacconi. Operazione quest’ultima non delle più semplici visto che lo stesso comitato di quartiere si è detto abbastanza diviso. «Non è mai facile apportare modifiche alla viabilità - spiega il vice sindaco Tonino Capriotti - i residenti potrebbero godere di tariffe agevolate per i parcheggi sotto la scuola».
I residenti
Anche se nell’assemblea di quartiere i cittadini hanno sollevato più di una perplessità soprattutto di fronte all’eventuale soppressione della Ztl. L’obiettivo della pedonalizzazione è anche quello di migliorare la vivibilità del centro storico che così verrebbe maggiormente fruito da coloro che frequentano questa zona e favorirebbe anche le attività che insistono al Paese alto a partire da bar e ristoranti che potrebbero così sfruttare gli spazi per l’occupazione di suolo pubblico, in questo modo le auto lascerebbero spazio a tavolini e gazebo. A margine della riunione si è discusso anche del potenziamento degli asili nido attuando tempi prolungati anche durante i mesi estivi. A seguire anche la necessità di pianificare urbanisticamente l’edilizia popolare, temi che saranno trattati dai gruppi di lavoro che si andranno a costituire.