Dopo 30 anni una notte da Claridge: amarcord per agganciare la ripresa. Ecco i ricordi del barman Miro

Dopo 30 anni una notte da Claridge: amarcord per agganciare la ripresa. Ecco i ricordi del barman Miro
Dopo 30 anni una notte da Claridge: amarcord per agganciare la ripresa. Ecco i ricordi del barman Miro
di Laura Ripani
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Mercoledì 16 Febbraio 2022, 05:20

SAN BENEDETTO -  Il blu e il nero delle mitiche notti Anni Ottanta trascorse nel più esclusivo dei locali in viale De Gasperi. Domenica, dalle ore 19 in poi, il Soriano si trasforma nell’indimenticato Claridge, il piano bar dove tra musica e bella gente sono trascorsi i periodi della Milano da bere versione Riviera delle palme


A gestire le danze sarà ancora una volta lui, Wladimiro detto Miro, Foddi, da qualche tempo ingaggiato dai fratelli Erminio e Carlo Giudici per accogliere i clienti dopo cena.

Si è lasciato convincere per questo ritorno al futuro grazie al sostegno del vocalist Paolove e del maestro Giorgio Ciabattoni, peraltro già star della Tv in Romania con la musica italiana di qualità. La serata si articolerà in un aperitivo e/o una cena in perfetto stile Anni 80, con penne al salmone e il riso alle fragole o il cocktail di gamberi. Ma, soprattutto, verranno valorizzati dagli chef Simone Ventresca e Simone Muscella i cocktail di Miro che - si favoleggia - ne abbia serviti a Robert de Niro. Di certo c’è che il barman, capostipite e maestro di ragazzi oggi apprezzati in tutto il mondo, la sua gavetta l’ha fatta al Derby di Milano, battezzando il cabaret.

Tornato nella sua San Benedetto il locale era meta di personaggi pazzeschi che si spostavano da mezza Italia per assaggiare le sue creazioni «il mio preferito è il Federica in omaggio a mia figlia dice» e i suoi whisky erano in una cantina tra le più prestigiose d’Europa. E poi i personaggi famosi. «Ricordo quando Peppino di Capri entrò, si mise al pianoforte e i miei clienti notarono la somiglianza pensando però che fosse un sosia...invece ci regalò una mezz’ora indimenticabile». E poi Ivan Graziani, peraltro originario del teramano, cliente affezionato. Ma addirittura Sergio Leone e Àlberto Sordi «al quale ho servito champagne» ricorda il barman. E i New Trolls ma tanti tanti altri...«Abbiamo voluto ricreare quell’atmosfera magica» spiegano i fratelli Giudici già noti per aver rivitalizzato il Why Not.


«Quando il tuo negozio è in crisi accendi una luce» dice Carlo citando un detto arabo. Così lui e il fratello invece di chiudere o ridurre come hanno fatto alcuni concorrenti stanno cavalcando la ripresa. «Abbiamo la serata del brodetto - spiegano - ogni venerdì sempre sold out e per San Valentino abbiamo dovuto chiudere le prenotazioni con due giorni di anticipo, siamo molto fieri di avere quindi con noi Miro tutte le sere e non ci fermeremo nel proporre nuove cose». D’altra parte da poco il locale, unico in Italia, ha ottenuto un triplete, la presenza cioè in tutte e tre le guide del Gambero Rosso, bar pasticceria e ristorante. 

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