SAN BENEDETTO - Tre anni di reclusione per Paolo Perazzoli, Tommaso Bruno Traini e Giacomo Sciarra, due anni e otto mesi per Nino Capriotti, due anni e due mesi per Ilenia Illuminati e due anni per Giuseppe Ricci. Le richieste che ieri il pubblico ministero Quaranta ha avanzato per gli imputati del processo Cat Confesercenti nel corso dell’udienza svoltasi al tribunale di Ascoli.
Dopo la requisitoria ha preso la parola l’avvocato della parte civile Sergio Gabrielli in rappresentanza della curatela fallimentare ricostruendo l’intera vicenda che ha visto il Cat fallire nel 2013, con una storia iniziata nel 2009.
Concordato in bianco fallito
E’ stato ricordato anche il tentativo di stilare un concordato in bianco, poi fallito dal momento che la Confesercenti non aveva restituito denaro, ma è stata riconosciuta l’opera di trattativa avviata da Illuminati con gli stessi dipendenti. Si tratta di un vero processo fiume che vede sul banco degli imputati i sei ex presidenti di Confesercenti e del Cat quali Paolo Perazzoli, Giacomo Sciarra, Ilenia Illuminati, Nino Capriotti, Tommaso Bruno Traini e Giuseppe Ricci difesi rispettivamente dai legali Nazario Agostini, Rita Virgili, Orlando Ruggieri, Domenico De Angelis e Sergio Liberati, Mauro Gionni e infine Ricci. L’accusa è di fallimento e bancarotta fraudolenta. La prossima udienza è stata fissata per il 28 febbraio 2024 e in quell’occasione si terranno le arringhe finali, dopo 5 anni, dei legali degli altri imputati.