Morì per le complicanze di un intervento chirurgico, sette medici dell'ospedale di Ascoli indagati per omicidio colposo

L'ospedale Mazzoni
L'ospedale Mazzoni
di Luigi Miozzi
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 07:11
ASCOLI - Morì a 60 anni dopo circa un mese e mezzo di ricovero a seguito delle complicanze di un intervento chirurgico. Sette medici dell’ospedale Mazzoni sono stati iscritti sul registro degli indagati e nei loro confronti sono stati ipotizzati, a vario titolo, i reati di omicidio colposo e lesioni gravi. Ieri mattina, davanti al gup del tribunale di Ascoli, Barbara Caponetti, si è svolta l’udienza preliminare nel corso della quale c’è stata la costituzione di parte civile da parte dei familiari del paziente deceduto e la chiamata in causa del responsabile civile, ovvero dell’Ast di Ascoli Piceno, in quanto ad essere chiamati in causa sono i dipendenti dell’azienda sanitaria di Ascoli.  


L’accusa


Secondo l’accusa, ci sarebbe stata negligenza e imperizia nella condotta dei medici che nel corso della degenza si sarebbero presi del paziente ricoverato alla fine di agosto del 2021 per essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore. Nel corso dell’intervento in sala operatoria, si sarebbero verificate delle complicanze che però sarebbero state superate. La situazione si sarebbe aggravata durante il decorso post operatorio quando, un paio di giorni più tardi, si sarebbe verificata una grave emorragia con la comparsa di un ematoma. 


L’intervento chirurgico 


Per la Procura di Ascoli, i vari medici che nel corso dei giorni si susseguirono nella cura del paziente, non diedero nessuna indicazione di sottoporre l’uomo ad un eventuale intervento chirurgico.

Il quadro clinico – sempre secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti in sede di indagine – precipitò quando un infarto colpì il pazente per il quale si rese necessario un intervento di angioplastica. Superata la crisi cardiaca, però, il paziente presentava dei valori preoccupanti che avrebbero evidenziato una importante anemia.

 
Il quadro clinico


Le condizioni di salute dell’uomo continuarono a peggiorare e il quadro clinico si fece sempre più complesso tanto che qualche giorno più tardi aggravato ancor di più da una infezione batterica fino a quando non si rese necessario il trasferimento nel reparto di Terapia intensiva del Mazzoni dove purtroppo il cuore dell’uomo, a distanza di una settimana cessò di battere. Per gli inquirenti, ci fu negligenza, imprudenza, imperizia da parte dei sette medici che sono finiti al centro dell’inchiesta e alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Ascoli. 

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