L’accusa
Secondo l’accusa, ci sarebbe stata negligenza e imperizia nella condotta dei medici che nel corso della degenza si sarebbero presi del paziente ricoverato alla fine di agosto del 2021 per essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore. Nel corso dell’intervento in sala operatoria, si sarebbero verificate delle complicanze che però sarebbero state superate. La situazione si sarebbe aggravata durante il decorso post operatorio quando, un paio di giorni più tardi, si sarebbe verificata una grave emorragia con la comparsa di un ematoma.
L’intervento chirurgico
Per la Procura di Ascoli, i vari medici che nel corso dei giorni si susseguirono nella cura del paziente, non diedero nessuna indicazione di sottoporre l’uomo ad un eventuale intervento chirurgico.
Il quadro clinico
Le condizioni di salute dell’uomo continuarono a peggiorare e il quadro clinico si fece sempre più complesso tanto che qualche giorno più tardi aggravato ancor di più da una infezione batterica fino a quando non si rese necessario il trasferimento nel reparto di Terapia intensiva del Mazzoni dove purtroppo il cuore dell’uomo, a distanza di una settimana cessò di battere. Per gli inquirenti, ci fu negligenza, imprudenza, imperizia da parte dei sette medici che sono finiti al centro dell’inchiesta e alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Ascoli.