I baywatch e la sicurezza sulla spiaggia: la Regione tende una mano agli chalet

Assenti: «Un tavolo con enti, operatori e Guardia costiera per appianare le divergenze»

I baywatch e la sicurezza sulla spiaggia: la Regione tende una mano agli chalet
I baywatch e la sicurezza sulla spiaggia: la Regione tende una mano agli chalet
di Marco Braccetti
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Domenica 24 Settembre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 08:09

SAN BENEDETTO  -«Come Regione Marche siamo disponibili a partecipare, immediatamente, ad un tavolo con i Comuni, gli operatori balneari e la Capitaneria di porto, per appianare le divergente interpretative, anche in previsione della prossima estate». Il consigliere regionale di maggioranza, Andrea Assenti, interviene sul caso che sta segnando, in negativo, gli ultimi scampoli stagionali. 


L’inizio delle polemiche


Riassunto flash: il 31 agosto, la giunta regionale aveva prorogato i termini della stagione balneare, dal 17 settembre al 1 ottobre.

Il 12 settembre, la Capitaneria di porto sambenedettese aveva evidenziato come a tale estensione doveva seguire il prolungamento servizio di salvamento da parte degli stabilimenti operativi sul fronte-spiaggia. Un servizio cessato ad inizio mese e non riattivato. In questa settimana ci sono stati controlli lungo la Riviera delle Palme e multe per una decina di strutture. Non sono mancate polemiche e proteste. «La proroga passata in giunta regionale riguarda aspetti di natura ambientale - prosegue il consigliere Assenti -. L’interpretazione data dalla Capitaneria di porto sambenedettese è particolarmente restrittiva e stride con la situazione delle altre spiagge marchigiane, dove non si stanno verificando situazioni simili». 


La Confcommercio 


Sulla stessa linea si muove Confcommercio-Marche, con il direttore generale, Massimiliano Polacco, a fare il punto della situazione. Anche per l’associazione di categoria, la proroga varata dalla giunta Acquaroli riguarda esclusivamente la condizione biochimica delle acque e, dunque, dispone solo un prolungamento dei monitoraggi ambientali. In base ai riscontri di Confcommercio-Marche, non vengono coinvolti «gli obblighi connessi per gli stabilimenti sul servizio di salvataggio, che restano inalterati come da norma regionale. Nello specifico, la suddetta norma regionale di competenza, stabilisce che il servizio di salvataggio va erogato da parte dei concessionari il primo week end di giugno, per poi fermarsi e riprendere dal secondo week end di giugno fino alla prima domenica di settembre». 


Le norme che non vanno


«Il fatto che - proseguono da Confcommercio - nel Sud della nostra regione, i concessionari stiano ricevendo verbali per la mancanza del servizio di salvataggio rappresenta un fatto increscioso, determinato certamente dalla volontà delle autorità preposte al controllo di fare bene le cose ma, in questo caso, tale intenzione contraddice i termini della normativa di settore secondo cui il servizio di salvataggio deve rispettare le suddette tempistiche». Le strutture multate potrebbero aprire contenzioni legali dai tempi lunghi e dagli esiti incerti; mentre è certo (certificato anche dall’associazione albergatori) il danno all’immagine turistica che questa vicenda ha causato alla Riviera delle Palme.
 

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