SAN BENEDETTO -«Come Regione Marche siamo disponibili a partecipare, immediatamente, ad un tavolo con i Comuni, gli operatori balneari e la Capitaneria di porto, per appianare le divergente interpretative, anche in previsione della prossima estate». Il consigliere regionale di maggioranza, Andrea Assenti, interviene sul caso che sta segnando, in negativo, gli ultimi scampoli stagionali.
L’inizio delle polemiche
Riassunto flash: il 31 agosto, la giunta regionale aveva prorogato i termini della stagione balneare, dal 17 settembre al 1 ottobre.
La Confcommercio
Sulla stessa linea si muove Confcommercio-Marche, con il direttore generale, Massimiliano Polacco, a fare il punto della situazione. Anche per l’associazione di categoria, la proroga varata dalla giunta Acquaroli riguarda esclusivamente la condizione biochimica delle acque e, dunque, dispone solo un prolungamento dei monitoraggi ambientali. In base ai riscontri di Confcommercio-Marche, non vengono coinvolti «gli obblighi connessi per gli stabilimenti sul servizio di salvataggio, che restano inalterati come da norma regionale. Nello specifico, la suddetta norma regionale di competenza, stabilisce che il servizio di salvataggio va erogato da parte dei concessionari il primo week end di giugno, per poi fermarsi e riprendere dal secondo week end di giugno fino alla prima domenica di settembre».
Le norme che non vanno
«Il fatto che - proseguono da Confcommercio - nel Sud della nostra regione, i concessionari stiano ricevendo verbali per la mancanza del servizio di salvataggio rappresenta un fatto increscioso, determinato certamente dalla volontà delle autorità preposte al controllo di fare bene le cose ma, in questo caso, tale intenzione contraddice i termini della normativa di settore secondo cui il servizio di salvataggio deve rispettare le suddette tempistiche». Le strutture multate potrebbero aprire contenzioni legali dai tempi lunghi e dagli esiti incerti; mentre è certo (certificato anche dall’associazione albergatori) il danno all’immagine turistica che questa vicenda ha causato alla Riviera delle Palme.
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