Marche, aperta la caccia agli stagionali ma in 6 casi su 10 non si trovano: iniziate le selezioni di bagnini, camerieri e cuochi per l'estate

aperta la caccia agli stagionali ma in 6 casi su 10 non si trovano: iniziate le selezioni di bagnini, camerieri e cuochi per l'estate
aperta la caccia agli stagionali ma in 6 casi su 10 non si trovano: iniziate le selezioni di bagnini, camerieri e cuochi per l'estate
di Lorenzo Sconocchini
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Lunedì 19 Febbraio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 18:59
È appena passato il carnevale, e già le direzioni dei parchi acquatici di Apiro e Cingoli hanno iniziato le selezioni di personale da inserire negli organici per la prossima stagione estiva. Si cercano soprattutto assistenti per il salvamento in piscina, baristi e camerieri, cuochi e altro personale di cucina. E se la campagna “Lavora con noi!” dell’Acquaparco Verdeazzuro di San Faustino e dell’Eldorado di Piani di Apiro è partita con oltre 4 mesi di anticipo sull’inizio della stagione un motivo c’è: ogni anno è sempre più problematico trovare le figure professionali richieste. Un riscontro empirico, quello dei due Acquapark dell’entroterra maceratese, molto frequentato anche da turisti stranieri, che conferma le misurazioni del sistema Excelsior, con cui le Camere di commercio rilevano mese per mese sul territorio i programmi occupazionali delle aziende. 


Difficoltà crescenti


Anche per il mese di febbraio nelle Marche le imprese intenzionate ad assumere nuovo personale (il 14% del totale) fanno i conti con un mercato del lavoro poco sintonizzato con le loro esigenze. In 54 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, una resistenza che per la nostra regione cresce ad ogni monitoraggio. Nel gennaio scorso la quota di assunzioni “problematiche” era stata del 53%, con un differenziale positivo di 5,4 punti percentuali rispetto a gennaio 2023. Nel 2019, ultimo anno pre Covid, le figure di difficile reperimento erano il 28,1% del totale, quota salita al 41,5% già nel 2021.
E in questo mese di febbraio la maggiore difficoltà (58,6%,) si riscontra proprio nell’area “produzione di beni ed erogazione del servizio”, dove si concentra quasi la metà (4.590 su 9.360)delle assunzioni programmate nelle Marche.

È in quest’area che è già partita la caccia agli stagionali, una tipologia che assorbe gran parte delle assunzioni programmate dalle imprese, visto che il monitoraggio Excelsior rileva per le Marche un 77% di casi di contratti previsti a termine (a tempo determinato o con durata predefinita) e solo un 23% didi entrate stabili, con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato.


I cartelli in riviera


Il fatto che nel settore dei servizi sia difficile assumere (in quasi 6 casi su 10 secondo Excelsior) è testimoniato anche dal fiorire di cartelli “Cercasi personale” che stanno spuntando già adesso in molti locali, specie nei comuni costieri.

Nelle Marche a febbraio sono programmate 9.360 entrate, 4.420 nell’industria e 4.940 nei servizi. Rispetto al febbraio 2023, sono 350 assunzioni in meno, ma le perdite riguardano soprattutto l’industria (-540) compensate in parte dai servizi (+190). Va meglio il dato delle assunzioni programmate nel trimestre fino ad aprile, 31.360 nelle Marche, +1.180 rispetto al febbraio-aprile 2023, grazie alla performance nel settore dei servizi (+2.000).


Dirigenti e tecnici


Nella nostra regione le assunzioni previste si concentreranno per il 53% nel settore dei servizi e per il 70% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 16% dei nuovi contratti sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (21%). Per un 30% le assunzioni programmate interesseranno giovani under 30, e per nel 16% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato. Ma che titolo di studi è richiesto? Spesso basta il diploma, perché solo il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato, mentre nel 65% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Le tre figure professionali più richieste sono quelle degli operai specializzati e conduttori di impianti (44% del totale), seguiti da addetti al commercio e ai servizi (22%) e dirigenti, specialisti e tecnici (16%).
 

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