Talamonti della Confesercenti: «Camerieri e barman introvabili: tra chi cambia mestiere e i bamboccioni i titolari si salvano solo con i dipendenti storici»

Al microfono Giuseppe Talamonti presidente Fiepet Confesercenti
Al microfono Giuseppe Talamonti presidente Fiepet Confesercenti
di Laura Ripani
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 07:32

SAN BENEDETTO - Magari sarà anche la denatalità che comincia a farsi sentire o la scarsa propensione alla fatica ma anche sulla Riviera delle palme riuscire a trovare un barman o un cameriere è diventata una caccia al tesoro. Eh sì che questo per molti - ormai ex - ragazzi della generzione boomer è stato il primo lavoretto, da fare d'estate, premio a un percorso di studi senza sbavature «oggi se si lavorano 5 mesi d'estate poi si ha diritto alla disoccupazione».

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Il pensiero 

A parlare è Giuseppe Talamonti, più noto come Peppe Papillon, che dà lavoro a una cinquyantina di persone nelle sue 4 strutture. Oltre a quella che gli ha affibbiato il nickname, infatti, gestisce il bar dell'ospedale di Ascoli, quello del centro commerciale Al Battente e lo storico pub Dublin House oltre a un laboratorio che li serve tutti. «Dopo la pandemia - spiega colui che è anche presidente della federazione provinciale dei pubblici esercizi della Confesercenti picena - la situazione è precipitata. Con le nostre attività chiuse il personale ha scelto altre strade: sono diventati autotrasportatori, operai e comunque dovevano sbarcare il lunario in qualche modo. Oggi quindi non c'è più nessuno - o pochi - disponibile sul mercato». Ma non è l'unico motivo per il quale il personale scarseggia, perché si sarebbe potuto rimpiazazre con le giovani leve.

«Lavorare fino a tardi non piace»

«Non è facile trovare ragazzi - continua desolato Talamonti -: lavorare magari fino a tardi il sabato e la domenica quando i propri amici si divertono non piace a nessuno.

E poi, diciamoci la verità, i ragazzi di oggi un piatto caldo, se tornano dai genitori ce l'hanno. Chi glielo fa fare? ». Peppe Papillon non pronuncia quel neologismo, bamboccioni che tante polemiche scatenò quando la pronunciò il ministro Brunetta ma la sostenza è la stessa: «Alla prima difficoltà i giovani di oggi non reggono la fatica e scappano». Ma non basta l'analisi, perchè l'economia deve pur andare avanti così Talamonti offre la propria ricetta che gli consente di avere tantevattività di successo: «La fidelizzazione è l'unica strada. Io ho un pizzaiolo da 22 anni, la maggior parte dei miei collaboratori è fissa e sta con me da tanto tempo. Perché soprattutto nelle attività dove è necessaria la specializzazione non si può continuare a ruotare il personale in continuazione con colloqui ogni mese. E poi chi entra in una squadra collaudata, dove tutti si danno da fare e lavorano gode dell'effetto trascinamento ed emulazione, si mette sotto». Insomma, le risorse umane come miglior capitale.

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