San Benedetto, un bando per spostare il bar del porto sotto al mercato ittico: gli operatori lanciano una petizione

San Benedetto, un bando per spostare il bar del porto sotto al mercato ittico: gli operatori lanciano una petizione
San Benedetto, un bando per spostare il bar del porto sotto al mercato ittico: gli operatori lanciano una petizione
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Gennaio 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 08:49

SAN BENEDETTO«Questo posto è un’istituzione di notte, non ne possiamo fare a meno». È la voce di uno delle centinaia di operatori che ogni giorno passa per il bar del Mercato ittico. Un luogo che è più di un locale di somministrazione di bevande e alimenti, rappresentando un vero punto di riferimento, che nei prossimi mesi è destinato a essere chiuso per realizzarne uno ex novo da assegnare a un nuovo gestore.

Il via vai

Passando per il bar del Mercato ittico sembra di ritrovarsi tra i personaggi del romanzo “Vicolo Connery”, un locale che vive delle anime che lo frequentano a partire dalla mezzanotte.

Infatti il clou della sua attività avviene soprattutto di notte diradandosi poi con le prime luci dell’alba. Si comincia a mezzanotte fino a mezzogiorno quindi con il rientro delle barche, l’asta e poi la partenza presso i mercati per poi riaprire nel pomeriggio dalle 14 alle 18. Di qui passano pescatori, armatori, commercianti, addetti all’asta e tutto l’indotto che lavora intorno ai prodotti ittici. Caffè, panini, pizzette vengono venduti per rifocillare i lavoratori del Mercato ittico. Una funzione e un servizio importanti che, dopo 28 anni, potrebbero venire meno nelle prossime settimane in quanto l’amministrazione comunale ha disposto la chiusura del bar e la realizzazione di un nuovo locale. Operazione quest’ultima che rientrerebbe nella riqualificazione del Mercato ittico, quindi il bar verrebbe chiuso per realizzarne un altro a ridosso dell’entrata, per poi indire il bando per la gestione. Operazione che avrebbe due conseguenze: da una parte la perdita di lavoro da parte dell’attuale gestore e dall’altra verrebbe meno, non si sa ancora per quanti mesi, un servizio basilare come quello del bar. Va detto che in capo all’attuale gestore c’è una situazione di morosità legata anche alle difficoltà affrontate durante la pandemia con la chiusura dell’attività da cui non si è mai ripreso e oggi all’orizzonte si profila la perdita di lavoro e di un reddito per ben due famiglie. A lamentare la chiusura del bar sono in primis gli operatori.

«Per noi questo locale è tutto – spiega un’addetta alla vendita dei mitili – da decenni le nostre notti si svolgono qui, anche perché a quest’ora non ci sono altre attività aperte. Veniamo qui in inverno per riscaldarci, addirittura Elvezio ci dà le bottigliette dell’acqua calda per rifocillarci. Così per prendere un caffè o un panino. Per noi è vitale questo posto». Il timore è che per realizzare e dare in gestione il nuovo bar occorra molto tempo e quindi il venire meno di questo servizio.

Le frequentazioni

«Appena sbarchiamo- spiega un pescatore – la prima tappa è qui da Elvezio, per mangiare qualcosa ma anche per scambiare due parole. Di notte passano da qui centinaia di persone, basti pensare che la nostra flottiglia è composta da 47 pescherecci e gran parte dei marittimi passano di qui». Nel frattempo il Comune ha indetto una procedura, che scadrà il 16 febbraio, per l’assegnazione in subconcessione dei box per il commercio del pesce e gli uffici.

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