Scuolabus, dimezzato l’aumento: il Comune di San Benedetto pagherà solo 110mila euro in più, ecco come ha fatto

Uno scuolabus
Uno scuolabus
di Alessandra Clementi
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Lunedì 13 Novembre 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:38
SAN BENEDETTO - Doppia tratta dalla zona San Filippo e fermata posticipata al Ponterotto, entrambe dirette verso la scuola Marchegiani, mentre l’aumento del costo del servizio non sarà più di 200mila euro ma si fermerà a 111mila euro. La modifica apportata allo scuolabus che è stata illustrata alle famiglie dall’amministrazione nei giorni scorsi in un incontro molto partecipato.  


I dettagli


I genitori, la ditta Fratarcangeli che si occupa del trasporto scolastico, l’assessore ai servizi sociali Andrea Sanguigni e il consigliere comunale Stefano Gaetani. Un summit doveroso dopo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi, non solo per l’aumento del costo del servizio, ma soprattutto per la modifica improvvisa degli orari riguardanti l’istituto scolastico comprensivo Nord. Il nuovo orario prevede dalla zona San Filippo due fermate la prima alle 7.20 e la seconda alle 8 sempre dirette alla Marchegiani del Paese alto, mentre dal Ponterotto i bambini non verranno più prelevati alle 7.05 bensì alle 7.20. In questo modo si è cercato di andare incontro alle esigenze dei piccoli studenti e delle loro famiglie. Il problema si sarebbe creato dal momento che a inizio anno non si conoscono i chilometri che lo scuolabus dovrà affrontare e che cambia in base agli orari di apertura delle scuole.

Le varianti

«Lo scorso anno venivano percorsi 120mila chilometri da settembre a giugno - spiega il consigliere Stefano Gaetani - mentre quest’anno saranno 101mila.

Ma non potevamo saperlo già a settembre. Ogni anno ci sono varianti. Lo stesso aumento, che era stato annunciato di 211mila euro da aggiungere al costo base di 411mila euro annui, sarà effettivamente di 111mila euro quindi si arriverà a 510mila euro e non di 620mila euro. L’aumento iniziale di oltre 200mila euro era stato conteggiato sui chilometri che venivano fatti lo scorso anno». In questo modo ci sarà una sorta di risparmio rispetto agli annunci di qualche settimana fa. L’amministrazione ha motivato anche l’assenza del contratto di fornitura ancora oggi tra il Comune e la Fratarcangeli, in quanto di prassi verrebbe firmato ogni anno, 30 o 45 giorni dopo l’inizio dell’anno scolastico proprio al fine di verificare il fabbisogno di chilometri. Inoltre da quest’anno il contratto non è conteggiato “a corpo”, ossia con un prezzo fisso bensì calcolato sul chilometraggio. Di conseguenza all’inizio dell’anno occorre valutare tutte le schede che ogni istituto compila con gli orari di entrata e di uscita oltre alle varie richieste. Solo a quel punto può essere formalizzato il contratto di fornitura. «Un problema di base - prosegue Gaetani - è il fatto che gli orari nelle scuole non sono omogenei, per questo è difficile una programmazione a monte». 


Il nodo


Rimane invece ancora il nodo sull’assistenza a bordo che verrebbe garantita per i bus che trasportano gli alunni sia delle elementari che delle medie ma non quelli che si occupano solo delle scuole medie, dove per altro non ci sarebbe un obbligo nel garantire il controllo a bordo.

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