ROCCAFLUVIONE - Un grave incidente di caccia, che poteva avere esiti più drammatici, è avvenuto ieri pomeriggio nelle campagne di Roccafluvione a pochi chilometri dal capoluogo. Un cacciatore ascolano di 50 anni, assieme ai suoi amici, ha preso il fucile per recarsi in una frazione di Roccafluvione per una battuta di caccia al cinghiale.
Le indagini
Per motivi al vaglio dei carabinieri che sono intervenuti sul posto per ricostruire la dinamica dell’incidente il cacciatore cinquantenne è stato ferito a un polpaccio da alcuni pallini sparati, presumibilmente da un compagno della squadra con la quale stava partecipando alla battuta al cinghiale.
I soccorsi
Nella frazione di Roccafluvione sono arrivati i i vigili del fuoco poichè l’incidente di caccia è avvenuto in una zona impervia. Dopo averlo individuato i vigili del fuoco hanno provveduto a recuperarlo e a trasportarlo a piedi vicino alla strada dove poi è stato preso in consegna dagli operatori sanitari inviati dalla centrale operativa del 118 dell’ospedale Mazzoni. Le sue condizioni di salute per fortuna non sono gravi. I pallini hanno colpito il polpaccio ma senza intaccare organi vitali. A seguito però della ferita riportata durante la battuta di caccia è stato ricoverato all’ospedale Mazzoni. L’Ambito Territoriale di Caccia ricorda sempre che dopo l’inizio della battuta, il fucile va tenuto in mano, mai di traverso, sulle ginocchia o appoggiato sul braccio. Se dovesse essere tenuto a spalla, controllare precedentemente cinghia e magliette di aggancio. Non muoversi per nessuna ragione dalla posta assegnata prima della fine della battuta opportunamente segnalata dal capocaccia.