Ascoli, positivo un bimbo di 4 anni. Un contagiato è andato alla festa del patrono e a un matrimonio con 200 persone

Ascoli, positivo un bimbo di 4 anni. Un contagiato è andato alla festa del patrono e a un matrimonio con 200 persone
Ascoli, positivo un bimbo di 4 anni. Un contagiato è andato alla festa del patrono e a un matrimonio con 200 persone
di Mario Paci
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Venerdì 14 Agosto 2020, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11:44

ASCOLI - C’è anche un bimbo di 4 anni, ritornato dalla Francia pochi giorni fa, fra i quattro nuovi casi positivi al Covid-19 registrati nella provincia picena nella giornata di ieri. Gli altri tre sono due ragazzi di Monteprandone che facevano parte della sfortunata comitiva in vacanza a Corfù in Grecia e di un giovane ascolano. Pertanto il numero dei contagiati sale a 39. Tutti sono in discrete condizioni di salute e sono stati posti in isolamento domiciliare. Non hanno particolari sintomi, al massimo poche linee di febbre e raffreddore.



Ma c’è un caso, in particolare, che turba il sonno agli ispettori sanitari. Quello di un ragazzo risultato positivo al Covid-19 che non solo ha partecipato ad una festa il 5 agosto scorso, ricorrenza del patrono, ma era uno degli invitati al matrimonio di un noto quintanaro. Matrimonio al quale hanno partecipato più di duecento invitati che ora sono piuttosto preoccupati
 

Gli isolamenti
Si sta abbassando notevolmente l’età media degli infettati. Nell’ultima settimana sono soprattutto ventenni fino addirittura a scendere con il bimbo di 4 anni sottoposto al tampone ieri. E proprio perchè si tratta di giovani è sempre più difficile per gli ispettori del dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 5, ricostruire la catena dei contatti che hanno avuto in questi caldi giorni d’agosto. Attualmente, sono lievitate a 219 (fra cui solo tre operatori sanitari) le persone in quarantena, collocate in isolamento domiciliare. Quasi tutti, responsabilmente, si sono tappati in casa ma la maggioranza è composta da giovani che potrebbero commettere sciocchezze e magari uscire di casa perchè tutto sommato ci si sente bene.
Il matrimonio
C’è un caso, in particolare, che turba il sonno agli ispettori sanitari. Quello di un ragazzo risultato positivo al Covid-19 che non solo ha partecipato ad una festa il 5 agosto scorso, ricorrenza del patrono, ma era uno degli invitati al matrimonio di un noto quintanaro. Matrimonio al quale hanno partecipato più di duecento invitati che ora sono piuttosto preoccupati anche se i dati attuali, per ora, confermano, che chi si contagia non finisce più in terapia intensiva come accadeva nella scorsa, drammatica, primavera. Si tratta, comunque, di contagi di ritorno legati alle gite all’estero (in particolare a Corfù, in Grecia dove, come ha testimoniato la madre di un contagiato, non esistono praticamente controlli) e al focolaio della fabbrica di Controguerra dove lavorano molti operai residenti nella Vallata del Tronto. E proprio a causa di un contagio familiare, i dipendenti di un’azienda di Campolungo, si sono sottoposti al tampone. I risultati arriveranno nelle prossime ore.
Gli assembramenti
È dunque immaginabile che le prossime settimane saranno durissime per gli ispettori guidati dal primario Claudio Angelini, il quale deve fare fronte anche al taglio del personale degli anni scorsi. Ecco perchè, in previsione del Ferragosto, il nemico giurato sono gli assembramenti e quindi principalmente le feste. Il sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, su questo argomento è stato inflessibile. «Stavolta- avverte - saremo inflessibili sui controlli nei locali. E chi sgarra, chi non rispetta le regole sul distanziamento sociale, rischia grosso, anche la licenza». Gli agenti della polizia locale saranno in funzione per tutta la giornata di oggi e a ferragosto con controlli che potrebbero essere ripetuti. Non ci sono solamente i locali da ballo nel mirino ma anche quelli del perimetro della movida dove centinaia di giovani si accalcano, impipandosene dei dispositivi di protezione come le mascherine e abusando degli alcolici. «Se non ci sarà una stretta - avverte come una Cassandra, il primario di igiene e sanità pubblica, Claudio Angelini - le conseguenze le avremo all’inizio di settembre». Praticamente, quasi a ridosso della ripresa delle lezioni in classe.

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