La movida cambia orari e luoghi per dribblare le norme Covid, il sindaco sbotta: «Adesso basta»

La movida cambia orari e luoghi per dribblare le norme Covid, il sindaco sbotta: «Adesso basta»
La movida cambia orari e luoghi per dribblare le norme Covid, il sindaco sbotta: «Adesso basta»
di Laura Ripani
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 22:31

SAN BENEDETTO - Per molti i tempi che stiamo vivendo assomigliano a un’economia post bellica. E se subito dopo il secondo conflitto i matinee erano momenti per riaccendere la speranza dopo i tempi bui, a San Benedetto - come in tutta Italia - non è il momento di festeggiare.

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La movida infatti, sfrattata dal suo orario notturno, si è trasferita nel pomeriggio ma poiché l’obiettivo del mini lockdown è quello di evitare contatti e assembramenti, il sindaco Pasqualino Piunti lancia una sorta di ultimatum: «Non costringetemi - dice - a usare i miei poteri»

Che poi sono quelli di chiudere vie e piazze se necessario, così come gli consente il Dpcm dello scorso 18 ottobre. Anche in qualità di rappresentante nazioonale dell’Anci, Piunti fa sapere che è pronto, in caso di necessità, a usare il pugno duro «anche se andiamo in guerra con pistole ad acqua» dice scherzando poco. «Se devo esercitare il potere - spiega - devo essere messo nelle condizioni di farlo, con personale e mezzi adeguati». Il riferimento è ai vigili urbani che, da soli, non possono arrivare dappertutto e controllare gestori e pubblico che affolla i locali.

Il metodo

«Ogni giovedì - spiega quindi il primo cittadino - abbiamo una riunione con il prefetto e il questore nell’ambito del tavolo provinciale sull’ordine e al sicurezza. Anche domani riproporrò la necessità di mobilitare carabinieri, polizia e Guardia di finanza per predisporre il piano che ho presentato. Sabato scorso io stesso, durante un sopralluogo, mi sono reso conto che dopo le 18 c’era ancora gente assembrata fuori dai locali e questo non va bene. Molti erano anche senza mascherina e non rispettavano le distanze». 

Le azioni

Insomma il sindaco non esclude agire di conseguenza. «Dopo fase di informazione e le riunioni esercenti, i messaggi di prevenzione e persuasione passeremo alla sanzione: chi non rispetta orario di chiusura, per fortuna pochi, verrà sanzionato così come chi non rispetta mascherina e del distanziamento sociale. Non si può uscire dopo le 22 senza fondato motivo e quindi intendo realizzare in collaborazione prefetto e questore una task force per i controlli che si avvarrà anche del volontariato: carabinieri in pensione e Protezione civile». Ma un sassloino dalla scarpa il primo cittadino se lo toglie e lo indirizza alla «strana coppia Curzi e Falco che l’hanno accusato di fare il «buon parroco». «In un momento così delicato c’è chi fa polemiche sterili - chiude -: se sono contro i parroci di paese ne prendiamo atto».