Batte la testa in uno scontro di gioco: portiere di 14 anni finisce al'ospedale di Torrette

Batte la testa in uno scontro di gioco: portiere di 14 anni finisce al'ospedale di Torrette
Batte la testa in uno scontro di gioco: portiere di 14 anni finisce al'ospedale di Torrette
di Luigi Miozzi
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Lunedì 4 Marzo 2024, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 07:25

CASTEL DI LAMA Paura a Castel di Lama, ieri mattina, per un giovane portiere di 14 anni che, a seguito di uno scontro di gioco involontario, ha rimediato una ginocchiata alla testa. Poco dopo ha iniziato a sentirsi male tanto che si è preferito trasferirlo in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette. Sul campo di Piattoni, era in programma la partita del campionato Allievi Under 17 regionale tra il Castel di Lama e il Fermo.

Lo scontro

Stando a quanto si apprende, ad un certo punto della gara, su un’azione pericolosa in attacco per gli ospiti con l’attaccante lanciato verso la porta avversaria, contrastato da un difensore, il portiere è uscito nel tentativo di neutralizzare l’occasione.

Ma, nel compiere l’intervento, è stato colpito da una ginocchiata alla testa, tra l’arcata sopraccigliare e la tempia. È stato subito soccorso e, dopo un primo momento di paura, è sembrato in condizione di poter riprendere il gioco e a difendere la propria porta.

La preoccupazione sarebbe aumentata però alla fine della partita quando il giovane portiere avrebbe accusato un malore. A quel punto, il medico sociale ha richiesto l’intervento del 118.

Un’ambulanza del 118 con il personale sanitario a bordo è arrivata sul posto e valutata la situazione ha richiesto l’intervento dell’elisocorso per trasferire il quattordicenne all’ospedale regionale di Torrette dove è stato sottoposto ad accertamenti. Gli esami strumentali avrebbero evidenziato un trauma cranico scongiurando ulteriori complicanze. Con il passare delle ore le condizioni del ragazzo sono migliorate e già nella serata di ieri i medici del nosocomio dorico stavano valutando la possibilità di dimetterlo.

Sono stati attimi di preoccupazione quelli vissuti al campo sportivo per i giocatori, allenatori e dirigenti delle due squadre ed anche per quanti erano sugli spalti, tra genitori e amici, ad assistere alla partita. Sicuramente il giovane portiere avrebbe preferito festeggiare il suo compleanno in un’altra maniera. Alla fine, scacciata la paura e considerato che le sue condizioni, dopo essere stato sotto osservazione da parte dei medici, non destavano preoccupazioni, c’è stato un motivo in più per festeggiare.

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