Comunanza, il primo giorno della Beko Europe. I sindacati: «Mantenere gli stessi livelli produttivi»

I rappresentanti dei lavoratori chiedono un incontro con la proprietà per conoscere i piani industriali

Comunanza, il primo giorno della Beko Europe. I sindacati: «Mantenere gli stessi livelli produttivi»
Comunanza, il primo giorno della Beko Europe. I sindacati: «Mantenere gli stessi livelli produttivi»
di Francesco Massi
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 12:57

COMUNANZA - Passaggio storico anche per lo stabilimento di lavatrici e lavabiancheria di Comunanza con l’entrata ufficiale in funzione, da ieri, della nuova società Beko Europe, che vede il gruppo turco degli elettrodomestici Arcelik con una maggioranza di quote del 75% e con il restante 25% sempre in mano alla Whirlpool. Il colosso statunitense, con questa operazione, ha venduto ai turchi tutti gli asset della zona Emea. Come negli altri siti, anche in quello di Villa Pera si alza il livello di attesa per conoscere le intenzioni ed i programmi del nuovo soggetto societario, le cui decisioni saranno in capo sostanzialmente ad Arcelik.

Gli appelli

Intanto i sindacati, sia provinciali che della Rsu di stabilimento, come in ambito nazionale, continuano a chiedere al ministero delle Attività produttive e del Made in Italy una convocazione con le parti, ovvero con la presenza sindacale, rappresentanti della Beko Europe e dello stesso ministero. «Il primo step, da fare al più presto, è proprio questo, per conoscere fin da subito il piano industriale della nuova società» rimarcano i segretari provinciali di Ascoli Alessandro Pompei della Fiom Cgil, Raffaele Bartomioli della Uilm e Samuele Puglia della Fim Cisl. «Chiediamo da mesi, a livello di coordinamento nazionale, un confronto mai arrivato.

Ora che gli interlocutori aziendali sono stati definiti non ci possono essere più scusanti di procrastinazione da parte del ministero». Da ricordare anche che il governo Meloni, nel luglio dello scorso anno, aveva considerato strategica, per l’economia nazionale, l’operazione di vendita delle attività da parte della Whirlpool ad Arcelik. Ciò al punto da esercitare il Golden Power, su proposta del ministro delle Attività Produttive e del Made in Italy Adolfo Urso. Nel decreto si autorizzava l’operazione ponendo specifiche prescrizioni a salvaguardia del patrimonio tecnologico, della produzione e dei livelli occupazionali. «Ora è il momento di dimostrarlo. Riguardo lo stabilimento di Villa Pera – ribadiscono i sindacalisti – le richieste primarie si concentrano sul mantenimento e il possibile incremento dei livelli produttivi e dell’occupazione, quindi anche con l’abbassamento dell’età media dei lavoratori, che oggi sembra attestarsi intorno ai 53 anni. Quindi c’è la necessità di importanti investimenti».

I numeri

La fabbrica comunanzese occupa 322 dipendenti di cui una trentina interinali. Di questi ultimi 5 sono stati assunti a tempo indeterminato lo scorso 1 marzo. Quotidianamente vengono prodotti circa 3.400 pezzi di cui la metà tra lavatrici di normale taglia e slim, ovvero più piccole la cui produzione è stata riportata in Italia, proprio a Comunanza, dalla Russia dopo l’inizio della guerra. Un’altra metà circa della produzione riguarda le lavasciuga. Fiducioso sull’operato prossimo di Beko Europe il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni, che si allinea alle richieste sindacali. «C’è bisogno di un rafforzamento e di un ulteriore rilancio dello stabilimento di Villa Pera – rimarca – che rappresenta uno dei più importanti d’Italia della galassia ormai ex Whirlpool. C’è bisogno al più presto del piano industriale della nuova società e confido in significativi investimenti per un mantenimento e accrescimento dei livelli occupazionali. Siamo soddisfatti che il complesso iter di passaggio della proprietà e di nascita del nuovo assetto societario sia stato completato bene. Siamo anche fiduciosi che nascerà un buon rapporto con i nuovi proprietari».

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