La Volplast dopo B&B Italia: Consind compra capannoni. Ecco l'obiettivo da raggiungere

La Volplast dopo B&B Italia: Consind compra capannoni. Ecco l'obiettivo da raggiungere
La Volplast dopo B&B Italia: Consind compra capannoni. Ecco l'obiettivo da raggiungere
di Luca Marcolini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Marzo 2023, 11:32

ASCOLI  - La strategia di Piceno Consind per recuperare i capannoni inutilizzati da almeno tre anni non si ferma. E dopo il primo passo compiuto con il riacquisto dell’immobile della B&B Italia – con ricorso al Tar della stessa società proprietaria - attraverso le procedure previste dalla legge 448, scalando tutte le somme dei contributi ottenuti in passato dall’azienda, adesso l’ex consorzio industriale lavora ad ulteriori operazioni della stessa tipologia. Con l’obiettivo di riacquisire e reimmettere sul mercato quegli stessi immobili o aree per potenziali investitori nella zona industriale ascolana. 

 

La stima


In questa direzione, il consorzio per l’industrializzazione, attraverso il direttivo, ha formalizzato ora l’incarico ad un legale per proporre al presidente del Tribunale di Ascoli la nomina di un perito al fine di redigere una stima del valore degli immobili della “Vp Volplast srl”, con il fine di poter eventualmente portare avanti anche in questo caso la procedura di riacquisto facendo sempre riferimento alla legge 448.

Inoltre, nel frattempo, si stanno vagliando altre ipotesi per il recupero di ulteriori aree e immobili inutilizzati dalle aziende proprietarie, nel territorio di competenza, sempre per una loro vendita a eventuali imprenditori interessati.


Il riacquisto


Dopo il riacquisto portato avanti per recuperare l’immobile inutilizzato della B&B Italia (in precedenza Xilitalia), con ricorso al Tar da parte dell’azienda, ora Piceno Consind, con la recente delibera del comitato direttivo, intende ottenere una stima del valore degli immobili della ditta “Vp Volplast srl” attraverso una richiesta al presidente del Tribunale, al fine di capire se sia fattibile analoga operazione, con la riacquisizione degli stessi. In tal senso, quindi, al momento si vorrebbe ottenere una stima ufficiale per poi andare a valutare la percorribilità della procedura sulla base del rapporto tra prezzo da pagare e somme percepite dall’azienda come contributi eventualmente da scalare. E, come detto, lo stesso percorso si intenderebbe attuare anche con beni di altre società, tra capannoni e aree, presenti nella zona industriale ascolana ma non utilizzati ormai da almeno tre anni. 


Le riconversioni


L’intenzione del consorzio, in altre parole, sarebbe quella di poter riattivare, con eventuali nuovi investitori, tutti quegli immobili che non ospitano più attività produttive e le cui società proprietarie abbiano in passato ricevuto contributi per il loro insediamento o per investimenti sul territorio. In questo modo si intenderebbe rivitalizzare l’agglomerato industriale ascolano. 


Il Tar


Per quanto riguarda il caso apripista di questo tipo di strategia, ovvero quello avviato dal Piceno Consind per il riacquisto dell’immobile della B&B Italia, ora l’ultima parola spetterà al Tribunale amministrativo regionale. E dopo un’ordinanza di sospensione del 6 dicembre scorso, i giudici del Tar hanno fissato un’udienza per il 7 giugno per entrare nel merito della questione e decidere se accogliere o meno il ricorso dell’azienda. In questo caso, le interlocuzioni tra il consorzio e la società proprietaria dell’immobile non erano andate a buon fine, tanto da innescare, per l’appunto, un contenzioso sfociato poi nel ricorso ai giudici amministrativi regionali. Nel frattempo, in ogni caso, Piceno Consind ha pubblicato intanto, nello scorso mese di gennaio, uno specifico avviso per mettere in vendita l’immobile riacquisito in maniera coattiva, ovvero tramite la legge 448, per un valore individuato attraverso la precedente stima in 3,2 milioni di euro.

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