ASCOLI - Il Tribunale resterà al suo posto, in piazza Orlini. Senza alcun trasferimento forzato. Il preoccupante scenario, delineatosi con il procedimento di sfratto tuttora pendente, sfuma a seguito di un’operazione che il Demanio, su sollecito del sindaco Marco Fioravanti e insieme al ministero di Giustizia, confezionerà entro il primo trimestre del 2023: l’acquisizione dell’immobile che ospita il palazzo di giustizia, ora di proprietà del Fip (Fondo immobili pubblici) costituito da investitori privati.
L’edificio passerà, dunque, nelle mani dell’Agenzia del demanio che lo metterà a disposizione del Ministero di giustizia che poi predisporrà un intervento di ristrutturazione e di efficientamento energetico.
L’iter
Un passaggio decisivo per scongiurare l’addio del Tribunale ad Ascoli che ha trovato la conferma nelle parole del primo cittadino, Marco Fioravanti, durante la seduta del consiglio comunale di ieri mattina. «C’è preoccupazione – ha sottolineato, illustrando il protocollo con il Demanio – per la sorte del Tribunale.
Il protocollo
All’annuncio sul futuro del Tribunale è seguita l’approvazione – da parte di maggioranza e opposizione - del protocollo che, a gennaio, Arengo e Demanio sottoscriveranno per la rifunzionalizzazione di alcuni immobili. Il sindaco ha evidenziato come si sia partiti dalla necessità di sanare una situazione debitoria del Comune per canoni di affitto del Colucci per «ricreare centralità dei servizi in edifici che saranno rinnovati e antisismici». Confermate le cessioni al Demanio dell’ex mercato scoperto che accoglierà la caserma dei vigili del fuoco e dell’ex Dispensario che ospiterà il giudice di pace. L’Arengo riacquisirà il giardino del Colucci, destinato a parco pubblico. A Palazzo Colucci, il Demanio insedierà caserma dei carabinieri e sede della Soprintendenza Marche Sud.